Il nuovo processore Apple A6 progettato da Apple non funziona alla frequenza di 1GHz bensì a 1,3GHz, una velocità elevata nel settore smartphone che spiega le prestazioni record registrate con iPhone 5. I primi test e benchmark effettuati con l’ultimo smartphone della Mela hanno rilevato che iPhone 5 è lo smartphone più veloce sul mercato e che il processore Apple A6 funziona alla frequenza di 1GHz.
Nelle scorse ore però è stata rilasciata la nuova versione 2.3.6 di Geekbench, uno strumento molto utilizzato per misurare e confrontare le prestazioni di computer e smartphone di piattaforme diverse. Grazie all’implementazione di un nuovo algoritmo che migliora la misurazione della frequenza delle CPU, ora i nuovi test rilevano che il processore Apple A6 funziona a ben 1,3GHz e non a 1GHz circa come rilevato con la versione precedente del software.
Mentre riportiamo di questa scoperta sono emerse le prime ipotesi sulle caratteristiche di Apple A6 per quanto riguarda la gestione del clock. Secondo John Poole del team di Primate Labs, sviluppatore di Geekbench, i test effettuati interamente sembrano dimostrare che Apple A6 funziona sempre alla elevata frequenza di 1,3GHz, questo quando il carico di lavoro è svolto sia da un singolo core che da entrambi.
Secondo altre ipotesi in circolazione invece, e alcune schermate sembrerebbero confermare questa tesi, il nuovo processore Apple A6 sarebbe in grado di regolare la frequenza di funzionamento in base al carico di lavoro: così oltre a funzionare a pieno regime a 1,3GHz, la CPU potrebbe ridurre la velocità a 1GHz quando il carico di lavoro lo consente, infine si ipotizza potrebbe ridurre la frequenza fino a 600MHz per la gestione di poche app non intensive.
Da sempre Apple evidenzia i benefici per gli utenti dei nuovi dispositivi e computer, volutamente tralasciando i dettagli tecnici considerati secondari. Gli appassionati di tecnologia e gli osservatori devono così procedere autonomamente per scoprire le novità hardware: le indagini sui processori sono naturalmente quelle più complesse. Macitynet ha riportato delle scoperte più importanti su Apple A6 in diversi articoli: sulla memoria da 1GB integrata, sulla stima degli investimeti richiesti per lo sviluppo, le prime ipotesi sulle caratteristiche, infine l’esame ai raggi X che conferma la presenza di 3 core grafici e 2 core ARM progettati da Cupertino e con disposizione realizzata a mano, una tecnica dispendiosa in termini di tempo e denaro ma in grado di offrire il massimo in termini di velocità nei calcoli e prestazioni. Sentiremo ancora parlare di Apple A6 nei prossimi giorni man mano che emergeranno nuovi dettagli e curiosità.