iPhone 5 ha registrato il tutto esaurito in fase di pre-ordine, inoltre anche negli Apple Store le scorte risultano costantemente basse per i vari modelli: secondo alcuni analisti intervistati da Bloomberg le scorte limitate dell’ultimo smarthone di Apple derivano dall’adozione di schermi con la nuova tecnologia in-cell. In particolare Ben Reitzes di Barclays è convinto che le vendite inferiori alle aspettative del primo weekend di lancio siano imputabili proprio a questa nuova tecnologia, più difficile da costruire e per il momento disponibile solo nei display realizzati da LG e Japan Display.
Ieri Apple ha annunciato la vendita di oltre 5milioni di iPhone 5 nei primi 3 giorni di disponibilità, mentre le previsioni di Wall Street erano comprese tra 6milioni e fino a 10milioni. Che il totale del venduto fosse limitato dalla disponibilità di pezzi è la tesi sostenuta fin da ieri dai principali analisti. Le scorte inferiori alla domanda dipenderebbero secondo Reitzes dai problemi emersi in Sharp per la produzione di display in-cell. Ricordiamo che grazie a questa tecnologia lo schermo e lo spessore dello smartphone possono essere sensibilmente ridotti grazie all’integrazione dei sensori touch direttamente nello strato dei filtri colore, a differenza degli schermi impiegati fino a oggi in cui lo strato dei sensori touch e sovrapposto a quello dei filtri.
Ora la produzione degli schermi in-cell per iPhone 5 sarebbe completamente affidata a LG e Japan Display, conglomerato giapponese composto da Sony, Toshiba e Hitachi con partecipazione statale, questo almeno fino a tutto il periodo di lancio di settembre. A partire dal quarto trimestre la produzione degli schermi in-cell dovrebbe aumentare ed estendersi anche a Sharp: proprio per questo periodo gli analisti prevedono che Apple sarà in grado di soddisfare completamente la domanda di iPhone 5, ponendo fine ai ritardi nelle spedizioni e normalizzando la situazione.