«Apple ha perso la sua anima» e a Cupertino «Copieranno come pazzi» Smartisan R1 il primo terminale al mondo con 1 terabyte di spazio di memorizzazione. Lo ha dichiarato un incontenibile Luo Yonghao, ex insegnante di Inglese che ha fondato Smartisan nel 2012, una delle infinite società cinesi che producono terminali Android e gadget hi-tech.
Ma al Ceo di Smartisan è riuscita una cosa a cui nemmeno Steve Jobs era arrivato: vendere i biglietti per assistere ai keynote di presentazione, eventi aziendali trasformati in qualcosa di paragonabile a concerti e partite di calcio. Si stima che fossero 37.000 le persone paganti presenti all’ultimo keynote in cui sono stati presentati il terminale Android top di gamma Smartisan R1 insieme al monitor dock Smartisan TNT Station. Quest’ultimo è un clone del computer desktop Microsoft Surface Studio con schermo touch inclinabile ma privo di processore e altre componenti perché il “cervello” risiede tutto nel telefono che vi si connette.
Prima di demolire Cupertino, Luo Yonghao ha espresso la sua ammirazione per Steve Jobs e la Apple da lui gestita, ma che ha smesso di credere nei prodotti e nella società USA terminata l’era Jobs. Dal palco il CEO di Smartisan ha dichiarato che l’ultimo iPhone che ha utilizzato è stato iPhone 6. Dopo Steve Jobs il buio, la tesi non è assolutamente nuova e il dirigente l’ha accolta in pieno, trasformandola in uno slogan per il suo keynote.
Secondo Il Ceo di Smartisan «Apple ha perso la sua anima» dalla scomparsa di Jobs a cui è seguito, a suo dire, un deterioramento nel design e nelle prestazioni dei prodotti Apple. Ma il dirigente non si è fermato qui: nei suoi discorsi fiume che hanno reso Luo Yonghao più famoso dei prodotti che presenta e persino della società che gestisce, è solito lasciarsi andare completamente con dichiarazioni bomba che, secondo alcuni però potrebbero a lungo andare penalizzare prodotti e marchio.
Così se Apple vista da Luo Yonghao non è più la società che detta design e tecnologia consumer nel mondo, ora sarà proprio la sua Smartisan a fare tendenza e a Cupertino «Copieranno come pazzi», sempre secondo la previsione del Ceo Smatisan un po’ santone un po’ troppo venditore. Ma al keynote non è filato tutto liscio come previsto: lo smartphone connesso alla sua dock touch ha mostrato tentennamenti e blocchi. Luo Yonghao si è giustificato emozionandosi, dichiarando che i dipendenti Smartisan hanno dormito per mesi in ufficio per arrivare in tempo al lancio, ma che lo sviluppo risulta complesso per una piccola società con fondi limitati.
Smartisan è un costruttore meno famoso e più piccolo dei big cinesi Huawei, Xiaomi, Oppo e Vivo, in ogni caso si stima che l’incasso del keynote a cui hanno partecipato 37.000 persone paganti sia stato di 751.000 dollari USA. Il Ceo ha anche invitato ispettori del Guinness World Records per certificare che si sia trattato del lancio di uno smartphone più grande di sempre, ma il verdetto deve ancora arrivare.