Craig Federighi anticipa che presto il file system APFS di ultima generazione di Apple amplierà il supporto per funzionare anche sulle unità Fusion Drive. Non si tratta di un annuncio ufficiale perché il dirigente, Senior Vice President Software Engineering di Apple responsabile di iOS e macOS, non ha rilasciato la dichiarazione in una intervista o in un comunicato stampa, bensì in risposta a una mail di un utente.
Da quando è stato rilasciato nel 2017 all’interno di macOS 10.13 High Sierra, il moderno, sicuro, stabile e a prova di futuro APFS funziona esclusivamente con le unità SSD interne ed esterne dei Mac, oltre che con gli altri dispositivi Apple 100% Flash.
In realtà Craig Federighi aveva dichiarato che APFS su Fusion Drive era uno sviluppo già previsto da Apple a settembre dello scorso anno. Così un utente di nome Jonathan ha pensato bene di chiedere delucidazioni alla fonte: d’altronde chi meglio di Craig Federighi può conoscere gli sviluppi futuri di APFS?
Il dirigente Apple ha risposto alla mail con un messaggio sintetico ma inequivocabile «Hi Jonathan, we intend to adress this question very soon… Thanks – Craig». Letteralmente: Apple risponderà alla domanda molto presto. Così senza dichiararlo esplicitamente Craig Federighi anticipa che il supporto APFS sarà presto esteso anche alle unità Fusion Drive.
Impiegate su iMac e anche Mac mini Fusion Drive abbina una memoria Flash, come quelle impiegate nelle unità SSD, a un disco fisso tradizionale per offrire un sistema di memorizzazione veloce come gli SSD ma capiente e con costi più abbordabili come i dischi fissi tradizionali.
Ora però considerando il «Molto presto» di Craig Federighi per APFS su Fusion Drive sembra lecito attendere la novità in occasione della WWDC 2018 quando Apple svelerà tutte le nuove versioni dei suoi sistemi operativi, incluso macOS 10.14. Per tutte le novità attese nel prossimo macOS, inclusa la fine delle app a 32bit, la modalità Dark, lo sviluppo unificato tra macOS e iOS e molto altro ancora rimandiamo i lettori a questo articolo.
In Apple la pratica di offrire alcune anticipazioni via mail non è nuova. Ai tempi di Steve Jobs le novità da Cupertino in alcuni casi arrivavano in anticipo tramite email brevissime e laconiche che periodicamente il leggendario Ceo inviava in risposta ai quesiti di utenti e appassionati. Una piacevole consuetudine fortunatamente mantenuta anche dagli altri dirigenti di Cupertino.