Cambia il mercato mondiale della musica: Sony rileva EMI e diventa il più grande produttore del settore, operazione che assicura al colosso giapponese maggior controllo sui contenuti e anche una maggio quota di ricavi dai servizi di musica in streaming, incluso Apple Music.
In precedenza Sony deteneva il 30% di EMI: ora con una operazione da 2,3 miliardi di dollari Sony rileva un ulteriore 60% di EMI ottenendone di fatto il controllo completo, con una quota totale del 90%.
Con questa acquisizione Sony ottiene un catalogo di oltre 2 milioni di brani, inclusi artisti come Kanye West, Sam Smith, Sia e moltissimi altri. Attualmente EMI controlla una quota del 15% del mercato della musica, percentuale che unita alla quota detenuta da Sony rende la multinazionale giapponese il più grande produttore di musica al mondo con il 26% del mercato, secondo quanto dichiarato da un portavoce di Sony.
Si tratta dell’operazione più grande e importante realizzata da Sony sotto la guida di Kenichiro Yoshida, nuovo CEO del colosso insediatosi in aprile. «Questo investimento nella proprietà intellettuale dei contenuti è un passo fondamentale per la nostra crescita a lungo termine» ha commentato il Ceo di Sony nella conferenza stampa.
Tra gli obiettivi del nuovo dirigente il compito di rendere più stabili i flussi dei ricavi del gruppo, in contemporanea minimizzando i cicli di vendita volatili tipici di console, videogiochi e altri dispositivi di elettronica. Sempre a maggio Sony ha acquistato una quota del 39% di Peanuts Holding, la società che detiene i diritti e controlla i personaggi di Snoopy e Charlie Brown.
Secondo osservatori ed analisti l’operazione Sony EMI punta ad ottenere una quota maggiore dei ricavi generati dai servizi di musica in streaming. Dopo una crisi decennale il settore della musica è tornato a crescere proprio grazie allo streaming: gli autori delle canzoni e i produttori hanno visto aumentare i propri ricavi grazie ai diritti corrisposti da Spotify, Apple Music, Google Play, SoundCloud, YouTube e altri ancora.