Nuovo capitolo per la vicenda legata al cartello sugli eBooks negli Stati Uniti: il giudice della corte di Manhattan ha approvato l’accordo fra il Dipartimento di Giustizia e i tre editori (HarperCollins Publishers Inc, Simon & Schuster Inc e Hachette Book Group) che avevano deciso di scendere a patti.
L’accordo prevede l’immediata rescissione del modello agenzia proposto da Apple e l’obbligo per due anni di non contrarre nuovamente accordi dello stesso genere e di consentire ai distributori di vendere i testi al prezzo da essi desiderato. Alcuni attori del mercato, come Barnes & Noble e l’American Booksellers Association hanno reagito negativamente alla decisione, sostenendo che Amazon ora sarà ancor di più favorita rispetto alla concorrenza.
Si tratta di una brutta notizia per tutti i concorrenti dell’azienda di Bezos che non sono in grado di sostenere i forti ribassi operati da Amazon, ma è certamente un’ottima notizie per gli utenti: come ha dichiarato la portavoce di Amazon, Jay Marine, “si tratta di una grande notizia per i consumatori, i prezzi si abbasseranno presto”.
Secondo il giudice Denise Cote “Anche se Amazon ha praticato prezzi predatori, questa non è una scusa per la fissare i prezzi”. Apple e due restanti editori (Penguin e Macmillano) che hanno deciso di non collaborare con il Dipartimento di Giustizia dovranno proseguire invece la loro battaglia legale sebbene il giudizio sulla loro posizione sia ancora lontano, fissato per il prossimo giugno 2013.
Fonte: Reuters