Nel corso dei mesi scorsi sono stati davvero tanti i piloti di droni che hanno tentato, con successo, di riprendere dall’alto Apple Park, anche in fase di costruzione iniziale. Sembra, però, che Apple stia pian piano studiando sistemi sempre più all’avanguardia per bloccare il volo di droni su Apple Park.
E’ Duncan Sinfield a spiegare quelli che sono i suoi dubbi. Dopo l’ultimo video pubblicato sulla struttura, visibile poco di seguito, ha fatto alcune dichiarazioni su quelli che potrebbero essere gli strumenti di difesa messi in campo da Apple contro il volo dei droni su Apple Park. Il pilota ha notato che la sicurezza Apple, quale che sia il punto di decollo, impiega più o meno 10 minuti per riuscire a localizzarlo e raggiungerlo.
Sebbene non abbia alcuna certezza, come riportato anche da 9to5mac, il suo istinto lo porta a credere che Apple stia impiegando sistemi per rintracciare i droni in volo in prossimità del campus, così come la posizione del pilota. A detta di Sinfield Apple starebbe utilizzando una tecnologia sofisticata a radiofrequenza, come quella proposta da Dedrone, società di sicurezza aerospaziale con sede a San Francisco.
Grazie ad un sistema di apprendimento automatico, la piattaforma di sicurezza sarebbe in grado di classificare e riconoscere tutti i tipi di droni. Impiegando poi analisi video avanzate, ed elaborazione del segnale RF, sarebbe in grado di rintracciare eventuali fonti di minacce basate sul volo dei droni. L’azienda afferma che Dedrone può essere integrata con sistemi di terze parti per bloccare i voli dei velivoli a pilotaggio remoto.
Ovviamente, Sinfield dichiara che il suo approccio è sempre stato sempre quello di far atterrare il drone immediatamente e di lasciare la zona, non appena gli è stato chiesto di farlo. L’ultimo video dura comunque sei minuti e mostra il lavoro di rifinitura fatto all’interno dell’astronave principale, che sembra essere sempre più verdeggiante, mentre non vi sono all’interno macchine in movimento.