Spotify ha acquistato Loudr, società specializzata nei diritti d’autore, per rafforzare la sua capacità di tracciare e pagare i diritti d’autore agli editori musicali. La mossa arriva il giorno dopo che la Commissione giudiziaria della Camera ha approvato una legislazione che dovrebbe rinnovare le regole di licenza digitale.
Loudr contribuirà allo «Sforzo continuo di Spotify verso una industria editoriale più trasparente ed efficiente per cantautori e detentori dei diritti», come dichiara Spotify sul proprio sito web. Loudr aggiungerà all’azienda un team di specialisti e tecnologi dell’editoria, che potrebbe aiutare il servizio di streaming nella gestione dei conflitti con gli artisti per la retribuzione.
La mossa dello streaming musicale più utilizzato al mondo è ben illustrata anche nelle dichiarazioni di Joe Conyers cofondatore di Songtrust: «Questa acquisizione è chiaramente una risposta diretta alle cause legali e ad altri rischi che Spotify sta vivendo». La società acquisita Loudr «Sta affrontando il compito impossibile di determinare chi deve essere pagato da società come Spotify per l’ascolto delle canzoni».
Loudr è stata fondata nel 2013 e ha offerto servizi ai fornitori di musica digitale per identificare, tracciare e corrispondere i diritti d’autore agli editori musicali. I termini economici dell’accordo non sono stati rivelati. Entro i prossimi giorni, secondo numerose anticipazioni, Spotify farà un importante annuncio relativo a nuovi servizi, funzioni e forse anche una nuova app mobile; secondo altri, presenterà anche il suo primo dispositivo hardware.