Apple ha brevettato un sistema di ricarica a induzione elettromagnetica e di comunicazione wireless che ha la peculiarità di poter essere utilizzato da un sommozzatore o subacqueo per comunicare da futuri dispositivi (iPhone e iPad) con quanti si trovano a bordo di un’imbarcazione. Chi pratica attività subacquee potrà inviare messaggi alle persone a bordo, segnalando ad esempio squali che circondano i sub prima di un attacco; sarà anche possibile inviare foto della fauna marina ma anche ricaricare futuri dispositivi sott’acqua, usando tecnologie a induzione magnetica.
Del brevetto parla il sito PatentlyApple spiegando che generalmente è necessario un transceiver wireless per consentire a dispositivi come iPhone, iPad, Apple Watch e MacBook di comunicare tra loro senza fili su un canale di rete (es. una rete cellulare) ma che in alcuni ambiti (es. sott’acqua, nel sottosuolo, a elevate altitudini, aree rurali e così via) dispositivi elettronici wireless potrebbero non essere in grado di connettersi a reti cellulari o network internet. Il brevetto di Apple consente di sfruttare la ricarica a induzione magnetica e stabilire comunicazioni anche in assenza di una rete cellulare o internet.
La Casa di Cupertino spiega che il dispositivo usato può essere impermeabile o racchiuso una custodia/involucro impermeabile. Apple ha previsto la possibilità sfruttare il dispositivo semplificano l’uso sott’acqua integrando funzionalità come ad esempio tastiere visualizzate con caratteri più grandi e inviare al volo messaggi di segnalazione o emergenza (“Aiuto!”, “Squalo!”, “Torno su”, “Vado giù”, ecc.). È possibile inviare in tempo reale immagini o filmati, disattivare alcune funzionalità quando la batteria non è completamente carica e ricaricare il dispositivo a induzione anche quando questo è ancora sigillato nella custodia waterproof. Tra i vari scenari previsti da Apple, anche la possibilità di sfruttare la ricarica in mare grazie ad un’antenna collocata su una nave o altra imbarcazione.
Il brevetto di Apple è stato registrato in Europa a luglio dello scorso anno. Due dei tre inventori citati nella domanda di brevetto sono ingegneri specializzati in compatibilità elettromagnetica (EMC) che hanno in precedenza lasciato simili posti di lavoro in Google.