In Francia gli attivisti dell’associazione Attac hanno di nuovo manifestato davanti ai negozi di Apple.
70 attivisti dell’associazione “per la tassazione delle transazioni finanziarie e per l’aiuto ai cittadini” – riferisce Macg – hanno manifestato sabato mattina davanti e all’interno dell’Apple Store Opera di Parigi, e altri 45 davanti un rivenditore Apple di Aix-en-Provence, in entrambi i casi chiedendo ad Apple di “pagare le tasse”, prendendo di mira le pratiche di ottimizzazione fiscale dell’azienda.
“Legale o no, l’elusione fiscale è una piaga che affligge le nostre democrazie, aggrava ulteriormente i disavanzi ed è una delle argomentazioni addotte per l’indebolimento dei servizi pubblici e della protezione sociale”, afferma l’associazione.
Gli attivisti hanno inscenato un “die-in”, coricati a terra, per simboleggiare “le vittime dell’evasione fiscale” e mostrato poster con i ritratti delle presunte vittime: un dipendente di McDonald’s, un pensionato, l’addetta di un mercato ortofrutticolo, una dottoranda, un insegnante e una madre.
Il punto in comune tra queste persone, secondo Attac, è che questi non possono esercitare la loro professione o vivere con dignità per la penuria di fondi legati alle strategie di ottimizzazione fiscale dei colossi hi-tech, praticata legittimamente, cioè sulla base della legislazione nazionale, un privilegio che però impedisce di incassare tasse che consentono alla popolazione di vivere meglio. Le vittime sarebbero tutti i francesi, e da qui il nome della campagna “67 millions de victimes” (67 milioni di vittime).
La nuova protesta di Attac arriva dopo che a febbraio di quest’anno il Tribunale di grande istanza (Tribunal de grande instance) di Parigi, si è pronunciato a favore dell’associazione dopo la citazione in giudizio presentata dalla Mela per le manifestazioni organizzate all’interno dei suo store lo scorso anno.