Tim Cook sarà in tribunale per deporre a margine della vicenda che vede contrapposte Qualcomm e Apple. Si tratta di un importante sviluppo della questione, molto spinosa e con ricadute su tutto il mondo dell’IT, che vede schierate da una parte l’azienda della Mela, dall’altra uno dei suoi principali fornitori.
I termini sono noti. Agennaio dello scorso anno, la Mela ha presentato una causa da 1 miliardo di dollari contro il produttore di chip-modem perché quest’ultimo avrebbe imposto alle imprese acquirenti costi elevati e fuori mercato per l’utilizzo di alcune tecnologie e brevetti, facendo leva sulla sua posizione monopolistica.
Qualcomm accusa di Apple di avere mentito alle autorità di regolamentazione provocando problemi all’azienda e avviato contro-cause in varie parti del mondo. A gennaio di quest’anno la Federal Trade Commission (FTC) ha citato Qualcomm per pratiche anti concorrenziali. Secondo la FTC, Qualcomm costringe i clienti a pagare un’imposta quando questi usano prodotti rivali; alla csa di Cupertino verrebbe applicato “un sovrapprezzo sulle royalty” quando acquista chip da fabbricanti concorrenti, limitando la capacità di Apple di spuntare prezzi migliori, di fatto passando al cliente finale il costo di questa operazione. Apple aveva chiesto un 1 miliardo di dollari in risarcimento, sconto che Qualcomm avrebbe promesso, negandolo successivamente come ritorsione per la collaborazione della Mela con indagini antitrust in Corea del Sud, paese che ha già inflitto a Qualcomm una multa di circa 853 milioni di dollari per pratiche anticoncorrenziali.
*APPLE CEO TIM COOK TO BE DEPOSED JUNE 27 IN QUALCOMM LAWSUIT – The suit accuses Apple of lying to regulators in order to spur investigations of Qualcomm. Apple had filed complaint over chip royalties.
— Mark Gurman (@markgurman) April 5, 2018
Oltre che in Corea del Sud, sempre a gennaio di quest’anno Qualcomm ha ricevuto una stangata da quasi un miliardo di dollari, accusata dalla Ue di aver abusato della sua posizione dominante tenendo illegalmente fuori i suoi rivali sul mercato, comportamento che, aveva spiegato la commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager, negava ai consumatori e ad altre società scelta e innovazione.
Con le varie dispute in corso, Apple non sta pagando i diritti di licenza a Qualcomm, e quest’ultima ha chiesto all’International Trade Commission (ITC) di bloccare le importazioni degli iPhone negli Stati Uniti.
Da qualche tempo si vocifera che la Casa di Cupertino starebbe prendendo in considerazione la progettazione di futuri dispositivi senza i chip-modem di Qualcomm, facendo affidamento per iPhone e iPad solo a Intel e forse a MediaTek, azienda taiwanese produttrice di semiconduttori fabless, che progetta e vende componenti per smartphone, tablet, per le comunicazioni wireless.
Qualcomm per il suo comportamento è stata più volte oggetto di indagini in varie parti del mondo. In vari paesi le autorità antitrust hanno stabilito che le pratiche commerciali del produttore di chip-modem sono anticoncorrenziali, colpendo il costruttore con multe piuttosto ingenti.