Inizia anche in Italia, finalmente, il business degli altoparlanti smart, rimasti per troppo tempo confinati in regioni come USA, UK, o comunque in regioni limitrofe ai nostri confini. Se è vero che si attende ancora il rilascio di Homepod nel nostro paese, gli utenti possono finalmente saggiare le potenzialità di un assistente virtuale domestico incluso all’interno di un altoparlante: Google Home Mini
Anzitutto la dovuta precisazione sulle differenze tra Google Home e Google Home Mini. I due altoparlanti venduti in Italia hanno le medesime funzionalità smart. La principale differenza, oltre al fattore forma, consiste principalmente nella qualità dell’altoparlante, che risulta assolutamente superiore sul modello Google Home più grande. Al di là di questa differenza, Google Assistant funziona in modo identico su entrambe i dispositivi. Tra le principali differenze, naturalmente, anche il prezzo: Google Home Mini costa sullo store ufficiale 59 euro, mentre Google Home ha un prezzo di 149 euro.
Recensione Google Home mini: l’estetica
L’aspetto di Google Home Mini è senza dubbio tra i fattori positivi della periferica. Disponibile in tre diverse colorazioni, silver, nero e corallo, ha forma tondeggiante, un aspetto assolutamente minimale, e dimensioni contenute, facile dunque da nascondere su una qualsiasi mensola o scrivania della propria casa. C’è solo un cavo da collegare da collegare, quello della corrente. Quello in dotazione è particolarmente lungo e, probabilmente, non servirà alcuna prolunga per raggiungere una presa in casa. Sulla parte posteriore è presente un interruttore, che non serve ad accendere o spegnere l’altoparlante, ma solo a disattivare il microfono. In questo modo si potrà decidere di non attivare l’altoparlante con i comandi vocali.
Non esistono alti pulsanti fisici su Google Home Mini (ad eccezione di un piccolo pulsante nascosto sul fondo, utile per il reset), ma sono presenti sulla superficie superiore due pulsanti a sfioramento, che permettono di abbassare o diminuire il volume della periferica. Sempre sulla superficie superiore, inoltre, sono presenti quattro LED, che permettono di capire immediatamente se la cassa è in ascolto, e quale sia il volume impostato sulla periferica.
Unboxing
Prima ancora di vedere nel dettaglio quali sono le funzionalità offerte da Google Home Mini ecco un unboxing fotografico della periferica, così come viene recapitata a casa.
Funzionalità Google Assistente
Sebbene Google Home sia (anche) un altoparlante, prima ancora di parlare della sua qualità audio è bene porre l’attenzione sulle capacità di assistente digitale. Chi acquista Google Home, infatti, non lo farà principalmente per avere un nuovo speaker in casa, bensì per sfruttare a pieno le potenzialità dell’assistente Google. In prima battuta è bene evidenziare il fatto che Google Assistant su Google Home amplia le funzionalità dell’assistente rispetto alla controparte presente su smartphone e tablet. Sebbene molte delle funzioni siano condivise, è solo Google Home che abilita il controllo domestico in Italia delle periferiche connesse, quali luci smart, termostati, e altro ancora. Attenzione, però, dopo aver attivato un Google Home sul proprio account, sarà possibile controllare le luci in casa, e gli altri apparecchi connessi, anche da smartphone. In questo caso, il controllo domestico non è esclusiva di Assistant su Google Home, ma serve comunque una sua prima configurazione per abilitare le stesse funzioni su smartphone.
Al contrario, invece, esistono funzioni che Google Assistant può compiere esclusivamente su Google Home, come ad esempio la riproduzione musicale su un altoparlante Chromecast audio presente in casa, o la riproduzione di Netflix e YouTube su una Chromecast presente in casa. E’ possibile, in via esclusiva con Home, avviare o fermare la riproduzione di YouTube e Netflix anche su Android TV, come ad esempio Xiaomi Mi Box, che Macitynet ha recensito a questo indirizzo.
Restano ferme, ovviamente, le capacità di Google Assistant già note su smartphone. Sarà quindi possibile parlare con il proprio altoparlante per chiedere le previsioni meteo, i risultati sportivi, effettuare al volo conversioni di valute e, in generale, tutto ciò che si poteva già chiedere all’assistente vocale presente su smartphone.
Qualità Google Assistant
Google Assistant funziona bene, nel senso che i microfoni dell’altoparlante Google Home recepiscono i comandi con un’estrema precisione. Anche quando l’altoparlante riproduce musica è quasi sempre possibile dare il comando “Ok, Google” con successo. Le funzionalità standard funzionano bene e quasi sempre si otterrà una risposta congruente alle richieste di riproduzione musicale, di avvio playlist in una chromecast audio collegata, previsioni meteo, risultati sportivi, e chi più ne ha più ne metta.
Anche il controllo domestico risponde alle aspettative, ma solo nelle funzionalità di base e sempre dopo una dovuta configurazione iniziale. Nel nostro caso, almeno inizialmente, siamo riusciti sin da subito a spegnere o accendere le luci nelle varie stanze, ma soltanto nel caso di comandi “spegni luce studio” e non anche “spegni luce dello/in studio”. Dopo una successiva riconfigurazione, invece, abbiamo migliorato la situazione: riusciamo a dare con esito positivo il comando “spegni luce della cameretta”, ma se desideriamo controllare la luce dello studio sarà necessario utilizzare l’espressione “spegni luce in studio” e non “dello studio”. Piccole stranezze, dovute chissà a qualche impercettibile errore nella configurazione, o magari nella giovane età dell’assistente Google.
Inoltre, sebbene sull’app Google Home siano presenti le varie scene delle nostre luci Philips Hue, come ad esempio “luce boreale in cucina”, non siamo riusciti ad attivare tali scene direttamente da Google Home. Per farlo ci siamo dovuti avvalere di IFTTT, app che supporta adesso i comandi vocali Google Home anche in italiano. Utilizzando IFTTT, allora, è possibile creare scorciatoie per attivare le varie scene Philips Hue tramite Google Home.
Google Home, insomma, recepisce bene i comandi, ma attualmente richiede una configurazione particolarmente attenta, e l’utilizzo di app come IFTTT per risaltare a pieno. Ad ogni modo, per essere una periferica davvero giovane in Italia, legata ad un Assistant altrettanto giovane, l’inizio è sicuramente positivo, con servizi che velocemente accolgono la nuova periferica Google per la casa, come EvoHome WiFi.
Qualità audio
Come già anticipato, la principale differenza tra Google Home e Google Home Mini consiste nella qualità dell’altoparlante. Il Mini da noi testato ha una qualità sonora sufficiente. Non è assolutamente un dispositivo per audiofili da questo punto di vista, e se si volesse acquistare un altoparlante con la stessa qualità musicale, senza Google Assistant, si spenderebbero probabilmente 35 o 40 euro. Tutto sommato, dunque, il costo di 59 euro è giustificato, anche perché Google Home Mini può funzionare come qualsiasi altro altoparlante bluetooth, abbinandosi allo smartphone tramite BT.
Il volume di Google Home Mini è molto elevato, soprattutto in considerazione delle dimensioni delle pariferica, e anche a volume massimo non si percepisce alcuna distorsione. Mancano, o comunque, risultano scarsamente apprezzabili i bassi. Il risultato è un suono abbastanza (non totalmente) freddo. PAradossalmente, Google Home Mini sembra avere un suono più corposo e profondo a volumi non troppo alti, mentre appena si alza l’asticella ci si rende conto di una qualità sonora sufficiente, ma non elevatissima.
Ad ogni modo, il suono è pulito, apprezzabile e assolutamente giustificato dal costo della periferica. In ogni caso, per chi volesse preferisse utilizzare Home come altoparlante, piuttosto che come assistente, il consiglio è quello di volgere l’attenzione al modello più grande, piuttosto che al Mini.
Compatibilità accessori e servizi
Conclusioni
Google Home Mini è un buon inizio per coloro che volessero rendere ancora più smart la propria casa. E’ consigliato l’acquisto a chi disponga nella propria abitazione di periferiche connesse compatibili, come Chromecast, Chromecast Audio, luci smart, e altri. Se non avete in casa alcun accessorio smart da controllare, l’uso di Home Mini come semplice altoparlante per la riproduzione musicale risulterebbe particolarmente limitativo.
Google Home e Home Mini si acquistano sullo store ufficiale Google al prezzo, rispettivamente di 149 e 59 euro. Se si vuole risparmiare è possibile acquistare il prodotto su eBay, anche in versione UK o USA (dopo il primo abbinamento l’altoparlante parlerà perfettamente in italiano).
PRO
- Esteticamente apprezzabile
- Volume alto
- Qualità microfoni buona
- Buone (migliorabili) le capacità di assistente
- Controllo domestico
- Funziona anche come altoparlante BT
CONTRO
- Qualità musicale solo sufficiente
- Assistente ancora in fase di rodaggio