Jim Reekes è un sound designer che ha lavorato per Apple molti anni. Tra i suoi lavori, il suono di avvio dei Mac e il rumore tipo scatto dell’otturatore che si ottiene quando si cattura una foto con la fotocamera dell’iPhone.
In un’intervista di CNBC, Reekes racconta, tra le altre cose, la nota storia del suono di avviso integrato nel sistema operativo del Mac, quello noto come “Sosumi”. L’aneddoto è stato raccontato anche su queste pagine più volte ma lo ripetiamo per i più lettori più recenti. Ai tempi del System 7, Apple era alle prese con una causa legale con l’etichetta Apple Corps dei Beatles. Le due aziende avevano stipulato un patto nel 1981 stabilendo che Apple Computer (all’epoca si chiamava così) non poteva operare nel settore musicale; nel 1989 le due aziende si scontrarono di nuovo in tribunale per via dell’introduzione nei computer della Mela di funzionalità legate all’audio.
A Jim Reekes, sound designer che all’epoca si occupava – tra le altre cose – dello sviluppo dell’audio del Mac, fu riferito che uno dei suoni di avviso selezionabili nel pannello di controllo Suono del Mac poteva creare dei problemi dal punto di vista legale. Secondo gli avvocati della Casa di Cupertino il nome “xylophone” doveva essere cambiato. A Reekes la cosa sembrò assurda e, scherzando, pensò di ribattezzare il suono “Let it bleep”, parafrasando un brano dei Beatles e prendere in giro i legali di Apple Computer e Apple Corps. Lo scherzo non piacque e Reekes ribattezzò il suono “Sosumi”, abbreviazione di “So, sue me” (e allora fammi causa), presentando all’ufficio legale la sua proposta indicando che il nome era di origine giapponese. La proposta passò (probabilmente nessuno si accorse della frecciatina di Reekes) e il file fu integrato nel sistema operativo e quelli seguenti (si trova ancora oggi tra gli effetti sonori che è possibile selezionare per i suoni di avviso in macOS 10.13 High Sierra).
Reekes non è solo l’autore del noto beep di sistema, ma anche del suono di avvio di tutti i Mac più recenti (ispirato anche questo a una canzone dei Beatles: la parte finale del brano “A Day in the Life”). Reekes all’epoca conosceva i responsabili della creazione delle ROM per i Macintosh Quadra e chiese loro di inserire quello che è poi diventato un iconico segno di riconoscimento dei Mac (è stato persino brevettato), una caratteristica persa con i nuovi MacBook che si avviano senza emettere nessun suono (la funzionalità si può ad ogni modo riattivare).
Reekes rivela che il suono che sente quando si scatta una foto con l’iPhone è quello della sua fotocamera Canon AE-1. “Ogni volta che qualcuno scatta una foto con l’iPhone ancora adesso mi giro per capire se qualcuno ha rubato la mia fotocamera”.
Reekes ha lasciato il posto fisso in Apple alla fine degli anni ’90, vendendo anche un bel po’ di stock option che oggi l’avrebbero reso un ricchissimo milionario.