Da solo iPhone indice non poco sul colossale deficit commerciale USA Cina, gonfiando sensibilmente un importo stratosferico stimato in 375 miliardi di dollari, somma che da sempre solleva l’attenzione della Casa Bianca e che l’amministrazione Trump vorrebbe ridurre introducendo dazi doganali, mossa aborrita da praticamente tutti i colossi IT, Apple inclusa.
Si stima che nel 2017 iPhone da solo abbia inciso sul deficit commerciale USA Cina per una somma di 15,7 miliardi di dollari, quindi pari al 4,4% del totale, percentuale che balza al 22% prendendo in considerazione esclusivamente telefoni e articoli per la casa importati in USA dalla Cina. Ma secondo la World Trade Organization e alcuni analisti, riportati da Reuters, l’effetto di iPhone sul deficit commerciale USA Cina risulta enormemente sovrastimato, questo perché viene conteggiato il valore finale del dispositivo e non invece la parte di valore aggiunto effettivamente in loco.
L’esempio viene fornito per iPhone X: mentre IHS Markit stima il costo totale di parti e componenti per costruirlo a 370,25 dollari, di questi 110 dollari vanno a Samsung per lo schermo, 44,45 dollari invece a Toshiba in Giappone e SK Hynix in Sud Corea per i chip di memoria e così via. Stessa cosa per le quote che vanno ad altri fornitori di Taiwan, Stati Uniti ed Europa. Ma mentre gli iPhone vengono conteggiati per il loro valore totale nelle importazioni in USA dalla Cina, in realtà questo Paese incide quasi esclusivamente per l’assemblaggio da parte di Foxconn e altre società, per un valore percentuale compreso tra il 3-6% del costo totale di produzione.
Per questa ragione la World Trade Organization propone sistemi alternativi che tengano conto dove il valore aggiunto è stato realmente apportato, un fattore decisivo se oltre alle componenti provenienti da svariati fornitori in paesi che non sono la Cina, si tiene presente che software, sistema operativo, design e progettazione avvengono per lo più a Cupertino negli USA. Infine per la stessa ragione gli economisti hano già previsto che se l’amministrazione Trump introdurrà i dazi doganali per i prodotti importati dalla Cina, si verificheranno danni collaterali non solo per l’economia USA ma anche per società che risiedono in numeri altri paesi asiatici e non solo.