Alla Palm arrivano licenziamenti. Il taglio di personale viene confermato dai vertici della società di Sunnyvale: “Il nostro obbiettivo – dice la portavoce Lynn Fox a commento della riduzione di dipendenti – è quello di consolidare le risorse e focalizzare meglio i nostri sforzi”. Più prosaicamente gli analisti ritengono che i licenziamenti sono determinati da un incremento della concorrenza, in particolare da parte di Apple, e dalla crisi economica che abbattono le prospettive di vendita e di profitto.
Conferme a questo punto di vista giungono da alcuni istituti di analisti che hanno previsioni negative per Palm. In particolare ChangeWave ritiene che solo il 5% delle aziende ha in programma di comprare un prodotto di Palm prossimamente; il 78% pensa di comprare un Blackberry, il 22% un iPhone.
Palm è una sorta di rifugio per ex manager Apple. Nel consiglio di amministrazione che ne sono due, Fred Anderson e Jon Rubinstein, quest’ultimo plenipotenziario dello sviluppo di hardware e software; anche Mike Bell (che si occupa dell’hardware), Brodie Keast (marketing) e la stessa Fox (portavoce) arrivano da Apple.
Attualmente Palm ha 1050 dipendenti. Non è chiaro quanti di questi saranno licenziati per fare fronte alle difficoltà del mercato.