Piccoli Proview crescono. Questo quello che si è tentati di considerare apprendendo che nel corso delle giornata di oggi, chiusa la vicenda a margine del nome iPad che ha portato 60 milioni di dollari nelle casse esangui della società che aveva avuto la fortuna di lanciare un prodotto che pur non avendo nulla a che fare con iPad portava lo stesso nome, un’altra se ne apre e sempre a margine di un marchio: Snow Leopard. Di mezzo c’è ancora una società cinese che lamenta l’uso indebito di un marchio registrato, quello dell’ormai tramontato sistema operativo di Apple, e sul piatto un risarcimento. A richiedere l’intervento di un tribunale della Repubblica Popolare è Jiangsu Xuebao, la cui seconda parte del nome (éªè±¹) significa Leopardo delle Nevi appunto, una realtà che si occupa di prodotti chimici, essenzialmente dentifrici (alcuni dei quali venduti in confezioni curiosamente simili, se non identiche, a quelle di alcuni marchi molto conosciuti) e detersivi
Secondo quanto si legge nel sito M.I.C gadget, Xuebao avrebbe usato anche il nome in in inglese Snow Leopard con l’intenzione di commercializzare prodotto nel settore elettronico e per questa ragione pensa di essere stata danneggiata dall’azione commerciale di Cupertino. In realtà l’azienda asiatica ha pretese meno grandiose di quelle di Proview che voleva 400 milioni di dollari da Apple: per chiudere il caso Snow Leopard a Xuebao basterebbero circa 62mila euro oltre che le formali scuse. Un tribunale di Shangai avrebbe già accettato l’azione legale e una prima udienza si dovrebbe tenere il 10 luglio.
Secondo quanto si legge in M.I.C. Gadget le possibilità di successo di Xuebao sarebbero comunque basse visto che Apple non ha mai venduto nulla in Cina con il marchio contestato. L’amministratore delegato dell’azienda replica sostenendo che Apple ha tentato di registrare il marchio Xuebao in Cina, ma non ha mai ottenuto il diritto di usarlo perchè era già stato registrato e questo basterebbe a rendere palese l’infrazione.