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Dal prossimo 25 maggio 2018 entrerà in vigore la nuova regolamentazione a livello europeo sulla raccolta dati delle aziende estere che operano anche all’interno del territorio europeo. Tra le tante, Facebook dovrà cambiare assolutamente il modus operandi.
Secondo uno studio recentemente pubblicato da ricercatori presso l’Università Carlos III di Madrid, come evidenziato da TNW, Facebook etichetta oltre il 73 per cento degli interessi degli utenti iscritti al network servendosi di dati personali sensibili. Tradotto in termini pratici, il social è in grado di identificare il 40 per cento della popolazione complessiva all’interno della UE. Ciò significa che i dati di circa 205 milioni di europei non sono memorizzati in modo completamente anonimo, e che le loro identità potrebbero essere esposte grazie ai dati memorizzati da Facebook. Insomma, ancora una volta ci sarebbe pericolo la privacy degli utenti, esponendoli a eventuali attacchi di phishing.
Questa pratica, adesso, andrà in diretta contraddizione con l’imminente entrata in vigore del nuovo regolamento, che vieta di memorizzare tutti quei dati personali che possono mettere a rischio la privacy, raccogliendo informazioni sull’orientamento politico, le convinzioni religiose, le preferenze sessuali, e altre ancora.
Nelle loro conclusioni, i ricercatori – José González Cabañas, Ángel Cuevas, e Rubén Cuevas – ritengono che Facebook mantiene un registro degli interessi degli utenti per migliorare le preferenze degli annunci; in altre parole, la società “sfrutta commercialmente i dati personali sensibili per scopi pubblicitari.” Ebbene, tale comportamento vieneproibito dalla nuova GDPR europea, che sanzionerà le aziende con multe pari al quattro per cento del fatturato globale annuale.
Ad ogni modo, già nelle settimane scorse, Facebook ha fatto sapere attraverso il suo chief operating officer, Sheryl Sandberg, di essere al lavoro per lanciare un strumento idonea o consentire agli utenti di gestire al meglio le informazioni personali in transito sulla piattaforma. In questo modo, il social sarà pronto ad adeguarsi al nuovo regolamento europeo, in vigore da maggio prossimo.