Nelle scorse ore la pubblicazione del codice sorgente di avvio di iOS, iBoot, è stato dato in pasto agli utenti del forum di GitHub, rivelando parte della “magia” che sta dietro l’avvio di un dispositivo di Cupertino ma sopratutto, dando spunto a preoccupazioni per la sicurezza del sistema operativo stesso. Apple, però, minimizza e smentisce: non ci sono problemi particolari visto che il codice è vecchio.
Ne parla Apple in una dichiarazione alla redazione di Techrunch, cui confida che la porzione di codice risale in particolare a tre anni fa, ed è legato dunque a vecchie e superate versioni, oggi del tutto obsolete. Oltre a questo, dice Cupertino, la sicurezza dei prodotti Apple non dipende unicamente dalla segretezza del codice sorgente.
Come spiega a CNET, iOS ha molti livelli di protezione, sia hardware, che software. E’ per questo che la società ha sempre incoraggiato l’utenza ad aggiornare le versioni del software all’ultima release, di modo tale da beneficiare delle protezioni più recenti e all’avanguardia.
Per altro verso, il ricercatore in sicurezza Will Strafach, ha dichiarato alla redazione di TechCrunch, che il rilascio del codice non è, per gli utenti finali, qualcosa di positivo o negativo, precisando che sui dispositivi in mano agli utenti finali ogni element è crittografato, e non c’è modo di utilizzare il contenuto trapelato per mettere a rischio gli smartphone dei clienti.
Anche secondo Strafach l’approccio a più strati utilizzato da Apple per mantenere al sicuro i dispositivi iOS, offre maggiori garanzie di sicurezza, che non possono essere messe a repentaglio da un leak come questo. Insomma, sembra esserci una smentita rispetto a quanto paventato nel corso delle scorse ore da Levin, che aveva spiegato come l’accesso al codice di iBoot renderebbe più semplice individuare vulnerabilità che potrebbero portare a compromettere o eseguire il jailbreaking nei dispositivi.