Più della metà degli sviluppatori iOS creano applicazioni anche per il mondo Android. Questo l’interessante esito di una indagine svolta da Gene Munster, analista di Piper Jaffray, nel conteso della recente WWDC. Su 100 sviluppatori intervistati, 55 hanno risposto dicendo di avere creato programmi sia per il mondo della Mela che per quello del robottino verde.
La percentuale, per quanto il campione sia davvero minuscolo anche rispetto alla quantità di sviluppatori presenti a San Francisco, è in crescita rispetto allo scorso anno quando solo 47 sviluppatori su 100 avevano detto di avere prodotto apps per tutti e due le piattaforme.
In crescita anche il numero di chi sviluppa per Windows; lo scorso anno era l’1%, quest’anno è al 14%. Crolla, invece, l’indice di interesse per la piattaforma Blackberry; nel 2011 gli sviluppatori iscritti alla WWDC che si occupavano anche di RIM era al 36%, non troppo distante dunque dalla percentuale di chi sviluppava per Android, quest’anno è solo al 9%.
Il futuro della piattaforma iOS almeno sotto il profilo dell’interesse degli sviluppatori per ora pare al sicuro. Non solo, come abbastanza ovvio, coloro che hanno partecipato alla WWDC dice di preferire il mondo Apple quando si tratta di creare programmi, ma sostiene anche di non avere alcuna preoccupazione per un eventuale aumento o diminuzione della risoluzione dello schermo. Una specifica domanda in questo senso rivolta da Munster allo stesso campione, ha raccolto risposte non preoccupate: su una scala da 1 a 10 la difficoltà per adattare le applicazioni ad un iPad mini o un iPhone da 4 pollici sarebbero di 3,4, come dire che non ci sarebbero eccessive difficoltà nell’adattare i programmi a schermi di dimensioni differenti dalle attuali