Conclusa con successo l’acquisizione HTC da parte di Google, formalizzata nel settembre scorso, per la cifra di 1,1 miliardi di dollari. L’acquisto comprende solo una porzione di HTC, in particolare quella che ospita il team smartphone che ha lavorato anche alla progettazione dei Pixel Phone.
E così, mentre il team Pixel si unisce effettivamente a Google, HTC continuerà a vendere sotto il proprio marchio smartphone e altri dispositivi mobili, oltre ai prodotti Vive per continuare a competere nel mondo della realtà virtuale. La società di Taiwan rimarrà autonoma, dunque, per quel che concerne lo sviluppo delle innovazioni AR, AI e nel mondo della tecnologia Intern of Things.
In un post sul blog ufficiale Rick Osterloh, senior vice president del reparto hardware di Google, ha manifestato il suo apprezzamento per l’acquisizione, ritenendo che insieme ai nuovi compagni di squadra l’obiettivo sarà quello di creare esperienze radicalmente utili per gli utenti in tutto il mondo, combinando il meglio dell’intelligenza artificiale, con il miglior software e hardware di Google. Secondo Osterloh, dopo l’accordo, Taipei diventa il più grande sito di ingegneria di Google nell’intera regione Asia-Pacifico.
Nonostante sia solo il terzo anno di Google sul palco dell’hardware, sembra che il colosso di Mountain View stia ponendo le basi per un progetto a lungo termine ancor più ambizioso.