Da qualche tempo indiscrezioni sostenevano l’interesse di Advanced Micro Devices (AMD) verso tecnologie e proprietà intellettuali di terze parti, da spingere lo storico costruttore di CPU X86 all’adozione di architetture diverse. AMD ha ora ufficialmente comunicato che integrerà i processori ARM in nuovi chip x86, unendo le due architetture rivali e ponendo dunque fine alle voci che da anni speculavano sui piani di AMD per l’utilizzo di tecnologie ARM. Dal prossimo anno alcuni chip AMD integreranno un processore Cortex-A5 (lo stesso che è presente in vari smartphone e tablet) con tecnologie per la sicurezza TrustZone (di serie con tutti i processori Cortex-A).
L’integrazione del processore ARM è uno dei primi passi nella nuova strategia per il design di chip. A febbraio di quest’anno la società ha annunciato l’Heterogeneous System Architecture (HSA), architettura che permetterà la creazione di CPU personalizzate in base alle richieste dei partner. AMD si propone con un diverso approccio nel design dei chip, cercando di trasformarsi in qualcosa di differente dell’eterna seconda, concorrente e rivale di Intel.
AMD compete da molto tempo con Intel nel mercato dei chip x86: sia Intel, sia AMD non hanno però un ruolo rilevante nel mercato di tablet e smartphone, settore dominato da ARM. Il produttore di Sunnyvale sembra avere in serbo piani ambiziosi per il mercato tablet, anche se un portavoce dell’azienda si è affrettato a dire che il Cortex-A5 sarà utilizzato solo per scopi di sicurezza. La società afferma infatti di avere ancora fiducia nei chip x86 e nei processori grafici e di avere in programma un processore x86 per tablet denominato in codice “Hondo” che combina CPU e processore grafico in un solo chip.
Secondo Nathan Brookwood, analista di Insight 64, la partnership con ARM potrà essere ampliata in futuro e comprendere altre tecnologie: “Poiché AMD ha ora una relazione con ARM, potrebbe mettere il piede in altre scarpe nei prossimi mesi” dice Brookwood. La tecnologia TrustZone su cui ha puntato gli occhi AMD è stata presentata nel 2004 da ARM, garantisce ai clienti consumer e business un accesso sicuro ai dati e offre la possibilità di eseguire transazioni online in tranquillità.
Il lancio delle prime unità AMD di elaborazione accelerata (Accelerated Processing Units, APU) che integreranno la tecnologia TrustZone è previsto per il 2013, con una progressiva estensione a tutta la gamma delle APU di AMD nel corso del 2014. AMD pare abbia scelto il Cortex-A5 e non il nuovo e più potente Cortex-A9 di ARM per motivi di spazio.
[A cura di Mauro Notarianni]