Nell’ultima seduta il cambio euro-dollaro è salito in area 1,2620-1,2625 prima di accusare una veloce correzione che si è arrestata attorno a 1,2540. Il deprezzamento della moneta unica se per alcuni aspetti è un bene (più ossigeno alle imprese locali) per altri è un male. Per quanto riguarda i prodotti di Apple, ad esempio, la casa di Cupertino potrebbe rivedere leggermente al rialzo i prezzi in Europa. Il francese Macgeneration fa notare come a novembre 2006, data di uscita del primo MacBook Core 2 Duo, il tasso euro/dollaro era molto vicino alla situazione attuale e il modello da 2Ghz fu messo in vendita a 1299$ negli USA e a 1088,12 euro + IVA (1299 euro IVA inclusa) in Francia.
Al momento il MacBook Air da 13” ha un prezzo di listino di 1299$ negli USA e di 1044,31 euro + IVA (1249 euro IVA inclusa) in Francia. Visto il clima attuale, Apple potrebbe dunque applicare un leggero rialzo dei prezzi salvo che Cupertino non decida di immettere sul mercato prodotti con listini più “aggressivi” in virtù del contesto economico.
[A cura di Mauro Notarianni]