CarPlay per BMW? Se gli americani vorranno una vettura del marchio bavarese con il sistema di integrazione Apple, dal 2019, dovranno pagare una sorta di canone. L’idea nasce, forse, dal fatto che gli utenti iPhone sono mediamente più ricchi e disposti a spendere di più o forse perché chi si compra una BMW potrebbe avere un maggior potere di spesa, ma certo la notizia non può passare inosservata e senza correre il rischio di suscitare qualche malumore e timore anche alle nostre latitudini.
Come spiega The Verge, il modello attuale, che dura 2016 e bastato sul normale sistema dell’accessorio a pagamento, sarà rivoluzionato e adeguato ad un secondo metodo, quello dell’abbonamento. Di fatto il nuovo piano garantirebbe l’accesso gratuito a CarPlay per il primo anno di proprietà di un nuovo veicolo, con l’abbonamento di 80 dollari per anno dal secondo anno. Questo sistema è già presente per altre funzioni: ad esempio ci sono su BMW, ma non solo, servizi premium come chiamate di emergenza oppure informazioni sul traffico, gestione di notiziari e meteo, che sono ceduti dietro il pagamento di un canone annuo, ma fino ad oggi CarPlay una volta acquistato, pagando (assieme ad altre funzioni) una tantum, resta nel cruscotto.
Secondo Don Smith, product manager della divisione nord-americana di BMW l’unico mercato dove il cambiamento del modello è confermato, ciò offrirà un’alternativa più flessibile rispetto all’attivazione tramite acquisto singolo «In questo modo i clienti potranno cambiare dispositivo. Molte persone oggi comprano CarPlay e pensano che sia ok, ma a volte smettono di usarlo oppure passano ad Android». Smith poi sottolinea quindi che chi sottoscrive un contratto di leasing di 3-4 anni, con l’abbonamento spenderà mediamente meno rispetto all’acquisto completo di CarPlay.
Il ragionamento, almeno in parte, fila ma eliminando l’acquisto completo come optional, la spesa sarà invece sensibilmente superiore per tutti quei clienti che preferiscono invece acquistare un automobile con CarPlay con l’obiettivo di utilizzarla anche per dieci – o più – anni. Non fila per niente, invece, la seconda parte del discorso: sono innumerevoli i marchi automobilistici che hanno un sistema agnostico per la lettura degli smartphone e sono in grado di identificare correttamente più sistemi operativi. E in molti casi, oltre al resto, queste vetture, spesso prodotte da marchi prestigiosi quanto quello BMW, vengono fornire con l’integrazione compresa nel prezzo anche nei modelli base, oppure come accessorio di un pacchetto che ha costi accettabili.
Al momento non è chiaro se BMW, che è stata tra i primi produttori al mondo ad adottare CarPlay, ha intenzione di adottare il piano commerciale anche al di fuori dagli USA.