Tra le aziende italiane presenti al CES di Las Vegas di quest’anno, Easyrain ha mostrato un’interessante tecnologia destinata alle auto, in grado di contrastare in maniera efficace il fenomeno dell’aquaplaning, permettendo agli pneumatici di recuperare aderenza sulle superfici bagnate.
La startup nasce a Pordenone, ha brevettato un’idea che intende commercializzare che consiste in un dispositivo composto da un sistema di iniettori collocati davanti agli pneumatici anteriori dotato di sensori in grado di rilevare e misurare l’acqua presente sull’asfalto, facendo scattare le adeguate contromisure. L’idea risale ad anni addietro ma solo ora è sta dimostrata la fattibilità grazie a tecnologie di nuova generazione e l’interesse del Polo tecnologico di Pordenone, un pool di finanziatori e “Business Angels” in grado di sostenere la startup.
Nel mondo a quanto pare nessuno aveva brevettato un simile accessorio che potrebbe a costi non elevati (si parla di meno di 500 euro) essere adottato dalle varie case automobilistiche e interagire anche con gli altri dispositivi presenti sui veicoli, come l’Abs o l’Esp. Il progetto ha vinto già vari premi (Corporate Venture Forum Award, Car Innovation 2016, un riconoscimento come idea innovativa all’Automechanika fair di Francoforte, è arrivato in finale all’Elevator Pitch Competition degli Hong Kong Science Technology Parks e altri ancora).
Gli ideatori affermano che il dispositivo potrebbe diventare un componente indispensabile per la sicurezza delle autovetture. Solo in Italia ogni giorno si verificano mediamente: 500 incidenti, muoiono 9 persone, 710 rimangono ferite e il 50% degli incidenti avviene a causa dello “slittamento sull’acqua”. Contribuire ridurre o eliminare questo tipo di incidenti, significherebbe salvare vite umane ed evitare seri pericoli. Altri dettagli a questo indirizzo.