Apple ha registrato in Europa un brevetto relativo a tessuto smart e abbigliamento smart. Il brevetto è stato scovato dal sito PatentlyApple e fa riferimento a una stoffa smart che può essere utilizzata come involucro esterno rimovibile per apparecchiature elettroniche, su cinturini, bracciali, nelle fasce per capelli, nelle cover dei dispositivi, in valige o borse con bretelle o elementi atti a contenere o trasportare apparecchiature elettroniche e altri oggetti.
Il tessuto smart in questione può essere integrato in fasce per il braccio, portafogli, custodie, tasche o altre strutture nelle quali è possibile inserire apparecchiature elettroniche ma anche indumenti, cappelli/berretti, cuscini di sedili, sedie, divani e altro.
Apple spiega che i filamenti nell’oggetto possono formare tutta o una parte di un contenitore per dispositivi elettronici o altre strutture morbide o rigide, ruvide, lisce, con nervature o altre trame ed essere parte o no di dispositivi costruiti con strutture in plastica, metallo, vetro, materiali cristallini, ceramiche e altri materiali.
I filamenti di questo tessuto possono essere costituiti da polimeri, metallo, vetro, grafite, ceramica, fibre naturali quali cotone o bambù, o altri materiali organici e inorganici o combinazioni di questi
Non è chiaro cosa Apple intenda fare con questo tessuto smart. Uno degli inventori citati nei credit è Daniel Podhajny, arrivato a Cupertino dopo avere lavorato per Nike, azienda per la quale ha registrato 20 brevetti legati ai tessuti per dispositivi, componenti lavorati a maglia per le calzature e altro.
In un precedente brevetto, la Casa di Cupertino ha registrato anche un “dispositivo elettronico con custodia in tessuto ed elementi metallici”. Ad aprile di quest’anno è emerso un brevetto con espliciti riferimenti a “tessuti hi-tech”, utilizzabili per rivestire il case dei MacBook ma anche per creare cinturini, borse e altri elementi con display in tessuto.
Anche Microsoft in passato ha brevettato tessuti “smart” usando i quali è possibile comunicare con il corpo tramite appositi apparati a contatto con la pelle, permettendo ad esempio di ricevere notifiche, messaggi e affini su oggetti indossabili.