Dopo quello dello scorso 8 settembre, un altro massimo dell’anno per Apple. Il record toccato oggi (182,75$) riporta l’orologio finanziario di Cupertino indietro di diversi mesi spostando il valore delle azioni AAPL al giugno del 2008, ben prima della grande crisi finanziaria ed economica che ha colpito il mondo intero. Era, per la precisione, dall’11 giugno dello scorso anno che Apple non arrivava a questa soglia; nel corso delle contrattazioni di Wall Street alle porte dell’estate dell’anno passato, mentre il mondo intero fremeva per l’annuncio avvenuto solo due giorni prima del lancio di iPhone 3G in numerosissime nazioni del mondo, il titolo arrivò a quota 186$.
Per trovare però una chiusura a così alto livello quanto quella di oggi si deve andare ancora più indietro, per la precisione al 10 giugno quando la campanella suonò con AAPL fissata a 185,64 dollari.
Da quei giorni in avanti, prima per una presa di beneficio sulle altissime aspettative determinate dal lancio dell’iPhone in praticamente tutto il mondo, poi per il subentrare della sfiducia dei mercati iniziò una lenta discesa. Il 20 gennaio Apple è stata fissati ai minimi facendo registrare un valore di 78,20 dollari.
Con i 182,75$ di oggi Apple non è troppo distante da quota 202,96$, record storico assoluto, che era stato registrato il 27 dicembre del 2007.
Secondo alcuni osservatori il balzo in avanti di Apple (+3,83% con chiusura a 181,87$) sarebbe dovuto ad alcuni commenti rimbalzati dalla trasmissione Mad Money del canale finanziario Cnbc il cui conduttore Jim Cramer ieri, martedì 15 settembre, ha alzato il target di prezzo di AAPL da 200 a 264$, ciò per il cambiamento nel trattamento contabile che consentirebbero ai vertici dell’azienda di contabilizzare quanto spuntato dagli operatori mobili per gli abbonamenti iPhone. Quando questo accadrà le stime di Wall Street per il 2011 di Apple potrebbero crescere tra 8 e 12 palesando la vera redditività dei titoli di Cupertino$.