Microsoft, come Apple, ha sue specifiche e rigide regole per gli sviluppatori che vogliono proporre app sul Windows Store. Lo store è di particolare interesse soprattutto per gli utenti di Windows 10 S, versione del sistema operativo che ha alcune limitazioni, come ad esempio, l’obbligo per l’utente di scaricare applicazioni solo e soltanto dal Windows Store.
Tra le regole che gli sviluppatori devono seguire per proporre applicazioni su Windows Store, la necessità di usare come motore per browser quello integrato di serie nel sistema operativo, in altre parole Edge. Chiunque può proporre un browser alternativo ma questo deve sfruttare come “motore” quello di Microsoft. La regola ricalca quella prevista da Apple per l’App Store: si possono proporre browser ma devono sfruttare il Webkit.
Sul Windows Store, Big G ha provato ad aggirare le regole. Ha presentato un’applicazione denominata “Chrome” ma questa non il browser ma in pratica un contenitore vuoto, un link che rimanda al suo sito web per scaricare il browser completo. Microsoft ovviamente non ha apprezzato la mossa e ha rimosso il “finto” browser.
Con Windows 10 S, lo ricordiamo, le applicazioni sono fornite solo tramite Windows Store. Microsoft spiega che è una scelta per garantire “integrità e sicurezza”. Anche il browser di default non può essere cambiato e bisogna sfruttare Microsoft Edge come browser predefinito
La Casa di Redmond ha fatto altre volte sapere che sarà lieta se Google vorrà in futuro creare e pubblicare un suo browser sul Windows Store, a patto che questo rispetti i requisiti imposti dalla piattaforma (ovvero quelli elencati nel testo dell’articolo). Il problema per Microsoft è che Google non ha alcun interesse a rispettare le regole imposte: Windows 10 S non è un sistema operativo popolare e diffuso e se continua così, Chrome non arriverà mai in versione per il Windows Store.