Apple prepara una sua criptomoneta? Cupertino avrebbe infatti recentemente presentato una nuova domanda di brevetto che utilizzerebbe la blockchain all’interno di un sistema prospettico per la creazione e la verifica dei timestamp. In base all’applicazione pubblica all’ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti, nella domanda si parla di una tecnologia blockchain per certificare i timestamp come un programma combinato a strumenti di Public Key Infrastructure (PKI).
Chi segue da vicino il mercato delle criptovalute sa che la blockchain è la tecnologia sottostante buona parte delle monete virtuali, prima fra tutte proprio il Bitcoin con cui è stata inventata; secondo molti osservatori la blockchain rappresenta una delle più importanti rivoluzioni tecnologiche degli ultimi anni, se non la più importante dalla nascita di Internet.
Si tratta di una tecnologia molto complessa che può essere descritta come un sistema di database distribuito e totalmente decentralizzato, in cui le transazioni e le operazioni vengono verificate in maniera collettiva e irreversibile dalla rete di operatori che agiscono sullo stesso network.
L’applicazione di Apple descrive tre possibili metodi per certificare i timestamp, con uno di questi scenari proprio incentrato su una piattaforma blockchain. Esiste un caso d’uso in questione in cui i dati memorizzati coinvolgono il collegamento di un’informazione a una particolare transazione su una blockchain, stabilendo lo stato di tali dati in un determinato momento.
Il programma genererebbe un blocco contenente un timestamp; ogni blocco successivo verrebbe aggiunto solo una volta che tutti i “minatori” (i “miners” attivi sulla blockchain) hanno verificato ogni transazione condotta sulla catena. Questo sistema è parte di ciò che Apple chiama “architettura multi-controllo”, il che significa che un altro sistema confermerebbe il timestamp dopo che il blocco è stato generato, ma prima che venga aggiunto alla catena.
I benefici riguarderebbero la possibilità di verificare eventuali transazioni con i partecipanti alla rete distribuita, rendendo le frodi molto più difficili. La tecnologia opera su una piattaforma distribuita e decentralizzata, dove ogni partecipante ha accesso agli stessi record della stessa contabilità, consentendo ai partecipanti di entrare o uscire a loro piacimento e di fornire resistenza contro gli attacchi.
Secondo l’applicazione, l’uso di un libro mastro decentralizzato per archiviare i timestamp ha due vantaggi principali: può essere mantenuto in maniera permanente e può essere protetto dalla sua stessa corruzione se un singolo nodo viene compromesso da malintenzionati.
Grazie a questa blockchain Apple potrebbe anche decidere di lanciare un equivalente del bitcoin, ma non è detto che l’azienda decida di farlo. Resta però significativo il fatto che, come altre istituzioni affermate, anche Apple dimostri di credere nel potere della tecnologia blockchain e dei suoi benefici.