Pensiamo alla sede di Apple a Cork, in Irlanda sempre in termini fiscali: il paradiso dove si pagano meno tasse, il posto dove la Commissione europea e gli analisti finanziari tengono puntato il loro mirino. Per una volta però l’azienda di Cupertino ha aperto le porte della sede irlandese di Cork, capologuo dell’omonima contea irlandese. Si tratta del campus di Hollyhill, dove alcuni giornali tra i quali l’Irish Independent hanno potuto mettere il naso. Scoprendo che quella di Apple è qualcosa di più che non una semplice cassetta delle lettere e sede fiscale.
Le attività di Apple dentro il campus di Hollyhill comprendono la parte finanziaria, customer care, supporto alle vendite, logistica e gestione dei trasporti, produzione. Sì, anche produzione, come vedremo tra un attimo.
Intanto ci sono anche le attività apparentemente “minori” che però hanno un notevole impatto sulla vita degli utenti: la localizzazione dei servizi di iTunes e di altre funzionalità fra le quali quelle di Siri. “Però – scrive il giornale irlandese – è solo camminando attraverso l’enorme campus che uno si rende veramente conto di quante siano grandi qui le operazioni di Apple”.
Con la sola Applecare l’azienda di Cupertino dall’Irlanda gestisce 134 paesi tra Europa, Africa e area dell’India. Inoltre spedisce centinaia di milionio di prodotti in 51 paesi, gestendone logistica e trasporti. Inoltre c’è anche una fabbrica, interamente di proprietà di Apple, dove vengono prodotti gli iMac: è di proprietà di Apple e funziona dal lontano 1980. Rispetto alla Cina, dicono i dirigenti locali di Apple ai giornalisti irlandesi, “Cork è considerata un centro di eccellenza. Tanto che il team di questa fabbrica è spesso chiamato a dare una mano anche agli altri centri di Apple in tutto il mondo, quando ci sono carichi di lavoro troppo elevati o situazioni molto complicate. I talenti necessari alla produzione sono molto pochi e molto specializzati sul mercato: quello che abbiamo raccolto qui – conclude il manager – ha un valore incalcolabile”.
A Cork lavorano 6mila persone provenienti da 90 paesi diversi. Hollywill è il cervello da dove partono le azioni per movimentare i prodotti realizzati sia in Irlanda che nel resto del mondo non appena viene segnato un ordine nel sistema degli acquisti. E per quanto riguarda il perido natalizio, qui c’è la vera formula magica di Apple, cioè una macchina straordinariamente ben costruita e oliata, che ha in Cork una centrale operativa di primaria grandezza.
Il giornale irlandese sottolinea anche gli investimenti fatti da Apple nelle strutture e per il lavoro locale, valorizzando talenti e creando occupazione. L’azienda ha agito di concerto con il governo del trifoglio e certamente non ha intenzione di disinvestire: c’è troppo in gioco. Questo spiega anche la particolare situazione del governo irlandese, che non ha intenzione di appesantire la posizione fiscale di Apple nell’Unione europea ma anzi, parteggia per l’azienda americana nei vari ricorsi e decisioni che vengono prese nelle differenti sedi giudiziarie comunitarie.