In Giappone Apple è stata condannata a pagare 600mila Yen (circa 5600 euro) alla coppia che a luglio denunciò ustioni provocate da un iPod nano di prima generazione. La decisione del tribunale di Tokyo riguarda il rimborso per le spese mediche e anche di quelle legali ed è stato deciso anche se i due non utilizzato la campagna di sostituzione varata da Apple proprio a partire dal Giappone e poi estesa in tutto il mondo. Cupertino si è impegnata a sostituire tutti gli iPod nano di prima generazione potenzialmente difettosi con modelli ricondizionati dotati di batterie di diverso tipo. Gli utenti in possesso di un iPod nano di prima generazione potevano richiederne la sostituzione se il player mostrava segni di surriscaldamento in fase di ricarica. Per un numero limitato di modelli dotati di una batteria fornita da un unico costruttore si sono verificati non solo surriscaldamenti ma anche l’emissione di scintille e in un numero ancora più ristretto di casi il surriscaldamento si è spinto fino all’incendio.
Nella sentenza che condanna Apple al risarcimento non viene specificata la ragione per cui la coppia non ha approfittato del programma di sostituzione di Apple. Il giudice ha stabilito che l’esistenza del programma di sostituzione di Apple rappresenta una ammissione dell’esistenza dei problemi della batteria da parte del costruttore, concedendo così la vittoria alla coppia giapponese.