Saltuariamente, non troppo di frequente in verità, nonostante la massa di titoli che piovono su App Store, qualche gioco, per originalità e tentativo di innovazione, merita qualche cosa di più di un cenno a margine della sua esistenza. In questa categoria cade certamente Crow (per iPhone e iPad), un nuovo gioco sviluppato dalla “indie” Sunside Games, se non altro per il rumore di fondo che ha suscitato questo titolo fin da quando, qualche mese fa, sono apparse le prime anticipazioni intorno ad esso.
Messo alla prova Crow conferma molto di quanto di buono si era detto intorno ad esso a cominciare dalla storia a cavallo tra la mistica fantasy e una favola dark. Ci troveremo infatti a recitare il ruolo di un corvo, un essere sacro per molte religioni, mandato in un mondo misterioso dove finirà collocato tra due entità che si combattono e che tentano di portare sul loro fronte il corvo la cui reale ispirazione è sul percorso che va tra il bene e il male, contribuendo a creare un’atmosfera decisamente intrigante che pervade l’intera storia.
Tecnicamente Crow è un titolo difficilmente collocabile: in parte è esplorazione e in parte azione, in particolare una sorta di shooter su binari. La parte di esplorazione, che si concretizza in un volo su scenari davvero fantastici (probabilmente la parte migliore del gioco), serve a costruire il personaggio. Passando su fattorie, laghi, foreste, montagne e colline, cercheremo piccoli tesori spesso nascosti che ci daranno poteri o nuove abilità che dovremo sfruttare nelle scene di battaglia per sconfiggere i nostri nemici. Questa seconda parte del gioco si affronta con la modalità tipica degli slasher “colpisci ed evita” resa popolare su piattaforma iOS da Infinity Blade o forse più precisamente Dark Meadow; il nostro corvo viaggia su un percorso preordinato e deve sconfiggere i nemici che gli vengono incontro. Tutto questo si ripeterà di scena in scena fino alla battaglia finale.
Crow, come si comprende, è sulla carta un gioco piuttosto semplice nella sua struttura e non troppo originale dal punto di vista della meccanica, ma una volta che si è cominciato a giocare si comprende che non è facile né da classificare, da giudicare e, purtroppo, neppure da giocare.
Sotto il profilo grafico è innegabilmente una sorta di piccolo capolavoro. È incredibile quanto efficiente sia il motore grafico proprietario Radiance, creato da Sunside Games. La parte di esplorazione è semplicemente stupefacente, al livello, per qualità degli ambienti e degli effetti dei migliori giochi di App Store; il design, i colori, le transizioni sono perfette e contribuiscono a dare un enorme spessore e personalità alla storia che ha chiari accenti dark. Anche la musica orchestrale si inserisce perfettamente nel contesto che coinvolge e affascina, specialmente se si è appassionati dei mondi fantasy. Il motore ci permette anche zoomare per esplorare l’ambiente con “occhi di corvo” e questo avviene con grande fluidità.
Unico limite grafico che ci sentiamo di indicare è quello dei nemici, poco definiti in alcune occasioni, in altre scarsamente inseriti nel contesto dello sfondo, certamente distanti nell’affinamento rispetto a quel che abbiamo visto, ad esempio, nel citato Infinity Blade, come distanti sono anche i movimenti piuttosto semplificati e ripetitivi dei nemici. In ogni caso nulla di particolarmente indecoroso e non sotto la media dei titoli “on rails”.
La parte di combattimento è, invece, molto più controversa e a nostro giudizio poco convincente. È qui che Crow scivola più per ragioni tecniche che di metodo. In primo luogo la profondità della scena è difficilmente determinabile e in diverse occasioni non si riesce a comprendere se il nostro avversario è alla portata oppure no. Anche il fatto che è necessario coprire almeno parzialmente lo schermo per operare gli attacchi è un problema; un altro problema deriva dal fatto che il corvo si colloca tra noi e il nemico, oscurando il campo. Spesso è necessario tentare più e più volte un attacco per capire dove colpire e da che distanza farlo e questo proprio per carenza di prospettiva. Questo sarebbe scusabile se si potesse in qualche modo evitare di ripetere lunghi percorsi già seguiti in precedenza per arrivare di nuovo allo stesso nemico, dilatando i tempi di un gioco già di per sé stesso non particolarmente frenetico.
A conti fatti, dunque, un gioco da acquistare oppure no? La risposta non è affatto semplice. Dal punto di vista stilistico e di quello che potremo definire il look & feel probabilmente Crow è uno dei migliori giochi delle ultime settimane, tutt’altro che improvvisato, coerente e largamente superiore per qualità e definizione del contesto a tantissimi celebrati blockbuster. Lo stile si abbina alla perfezione, anche tecnica, della grafica, degli scenari e, limitatamente alla parte di esplorazione, delle animazioni. Da questo punto di vista non avremmo esitazioni nel consigliare Crow a chi ci legge. Ma se ci spingiamo oltre e andiamo al gameplay vero e proprio è necessario qualche “caveat”; il rischio che subentra è infatti la frustrazione di fronte ad un’azione che è difficile controllare e padroneggiare, difficoltà che si sommano alla scelta di far ripercorrere dopo una sconfitta in un combattimento lo stesso iter percorso i precedenza per raccogliere bonus ed energia.
Anche la storia per quanto suggestiva se affrontata in superficie e impreziosita dagli scenari che ne rafforzano il senso del mistero, ci pare piuttosto confusa. Non è ben chiaro che cosa sia il corvo e perché faccia alcune cose di quel che gli vediamo fare, ma questa forse è una scelta anche se ad un certo punto si è disorientati, nonostante i pop up che dovrebbe spiegare alcuni eventi.
In definiva il nostro consiglio è quello di comprare senza esitazione se siete appassionati di fantasy, se privilegiate le sensazioni che un gioco trasmette e il senso di coinvolgimento. Da questo punto di vista Crow è sicuramente una piccola pietra miliare. Ma se cercate la sostanza, la giocabilità, la solidità dei controlli e la sfida vera e propria, probabilmente potreste anche limitarvi a dare un’occhiata al filmato qui sotto.
