I più attenti ricorderanno del caso isolato dell’iPhone 8 “esploso” a Taiwan, a causa di un rigonfiamento sulla parte centrale del case, proprio in corrispondenza della batteria. Più di recente una caso simile si è registrato in Corea del Sud ma qui l’episodio, che non ha avuto conseguenze pratiche, potrebbe costare caro ad Apple.
ETNews, un giornale locale, fa sapere che l’Agenzia coreana per la sicurezza della tecnologia, nota come KATS, ha infatti annunciato la possibilità, al prossimo incidente verificato, che il dispositivo possa essere messo al bando e non potrà essere più venduto nel paese. I rappresentanti dell’ente, fanno anche sapere che anche se il caso sarà stato isolato, verrann chieste verifiche formali sulla base di motivi giuridici, e in caso estremo potrebbe essere ordinato ad Apple di richiamare tutte le unità vendute.
Insomma, un po’ come accaduto al Note 7, Apple potrebbe essere costretta a richiamare alla base i propri iPhone 8. E’ un rappresentante KATS ad ammettere di tenere sotto controllo il problema, proprio “perché ci sono già stati casi simili in altri paesi”, riferendosi al caso di Taiwan.
Le brutte sorprese per Apple non finiscono qui. Anche il ministero della Scienza sta prendendo la medesima posizione, come il KATS, che ha già interpellato i vertici di Apple Corea, per accertare eventuali responsabilità.
Rispetto alla questione, Apple ha ufficialmente riconosciuto il problema, sostituendo al cliente l’iPhone 8 danneggiato. Lo stesso, poi, ha affermato di non aver avuto più problemi con l’unità sostitutiva. A questo punto la speranza per Cupertino è che non si verifichino ulteriori problematiche simili all’incidente della batteria registrato nei mesi scorsi. Altrimenti, Samsung potrebbe prendersi, in un certo qual senso, la sua rivincita.