Per gli utenti il ritardo di iPhone X si è tradotto in una attesa più lunga per il lancio e ora in tempi più lunghi tra ordine e consegna, ma le conseguenze più gravi sono evidenti nei profitti Foxconn. Nel terzo trimestre il calo è stato del 40%: mentre gli analisti avevano previsto un profitto di 37,2 miliardi di dollari di Taiwan, in realtà il valore registrato è stato di 21 miliardi di dollari taiwanesi. Si tratta del calo più consistente degli ultimi 9 anni.
Il fattore decisivo evidenziato dagli analisti è il ritardo di iPhone X dovuto alla difficoltà nel reperire parti e componenti, soprattutto i nuovi elementi che rendono possibile Face ID. Ha comunque inciso anche la suddivisione delle commesse da parte di Cupertino: mentre infatti iPhone 8 è assemblato da diverse società, tra cui anche Foxconn e Pegatron, il nuovo iPhone X sembra sia assemblato esclusivamente da Foxconn. Non sorprende così il crollo dei profitti Foxconn osservato nel trimestre concluso a settembre: gli effetti positivi di iPhone X su fatturato e profitti risulteranno visibili solo nell’ultimo trimestre, infatti il terminale top è stato commercializzato solo a partire dal 3 novembre.
La quotazione del titolo Foxconn in borsa ha subito un calo solo dello 0,9%, dimostrando che analisti, osservatori e investitori non sembrano particolarmente preoccupati, come rileva Bloomberg. Da anni si stima che circa metà dell’intero fatturato Foxconn dipende dalle commesse Apple e Cupertino prevede un trimestre da record storico per gli ultimi tre mesi di quest’anno. La forte domanda di iPhone X e la risoluzione dei problemi di produzione lascia prevedere un trimestre decisamente positivo anche per fatturato e profitti Foxconn.