Triple Trouble, per iPhone e iPad, è uno di quei titoli che dimostrano che con alcune buone idee e la giusta grafica, i due dispositivi Apple con le loro tecnologie diventano la piattaforma ideale per il casual gaming senza ricorrere a complesse alchimie grafiche e cervellotiche invenzioni dal punto di vista del gameplay. Il gioco, rilasciato solo alcuni giorni fa è, infatti, pur senza introdurre concetti enormemente nuovi, è in un tempo semplice ma divertentissimo perché facile da apprendere e disegnato con grande personalità.
I protagonisti sono degli esserini (i Triples) che, ci spiega lo sviluppatore, quando si uniscono in gruppi da 3 o più possono essere teletrasportati nel loro mondo d’origine. Il nostro compito è quello di aiutarli a ricongiungersi lanciandoli in un fantastico scenario sulle giuste piattaforme, combinando i vari colori che li contraddistinguono. Questa sorta di match three inizialmente è molto facile, basterà infatti calcolare le giuste traiettorie, ma successivamente il tutto diventa più complesso perché avremo piattaforme scorrevoli, ventilatori, respingenti, elementi che disturbano i nostri lanci. In qualche caso dovremo essere abili a sfruttarli per aiutarci nel compito, in altri casi, invece, dovremo cercare semplicemente tenerne conto per riuscire nell’impresa di rimandare i Triples su Trigalax. Il gioco man mano che progredisce diventa anche più complesso per la necessità di aguzzare, anche se non troppo, il cervello per capire dove lanciare gli esserini senza perderli per strada facendoli cadere; nonostante il gioco non finisca per questo, si perdono punti.
Triple Trouble ha molti pregi alcuni dei quali accennati in apertura: è facile da apprendere, molto centrato dal punto di vista dei personaggi, dei suoni e delle ambientazioni che hanno una loro indubitabile personalità, ha una meccanica che spinge a concentrarsi sul gioco più che come cercare di capire che cosa fare e come farlo. Va anche detto che però ha alcuni limiti di cui il più evidente è l’eccessiva brevità; i 48 livelli sono pochi ed è piuttosto semplice concludere il gioco in una sola sessione. Anche i controlli non sono precisissimi. I Triples si lanciano facendo scorrere il dito e in qualche occasione i lanci diventano un problema al contrario di quel che accade con le fionde di Andry Birds che ci permette di regolare l’angolazione del tiro degli uccelli.
In ogni caso Triple Trouble resta un ottimo prodotto, eccellente in particolare per i bambini la cui fantasia e intelligenza saranno stimolate da questo bel titolo, colorato e che suscita istintiva simpatia. 79 centesimi per la versione iPhone e 1,59 euro per la versione iPad potrebbero far storcere il naso di fronte ad un mondo di giochi gratis (o che sembrano tali per poi obbligare a spendere, letteralmente, decine di euro “in app”), ma a nostro giudizio si tratta di una cifra giustificata, specialmente se lo sviluppatore si dedicherà a creare nuovi livelli in futuro.