Così come Spotify, che cerca di mantenere lontana la concorrenza, anche grazie alla possibilità di un account gratuito, supportato dalla pubblicità, anche Amazon vorrebbe mettere a punto un piano simile per Prime Video, così da tentare di combattere lo strapotere di Netflix, Hulu e YouTube.
Attualmente Primo video viene fornito in bundle con il servizio premium di spedizione di Amazon Prime, che in Italia costa 19,99 euro all’anno. La piattaforma di streaming consta di film, serie TV e spettacoli vari, anche con esclusive prodotte da Amazon. La mossa di offrire un account gratuito, supportato dalla pubblicità, potrebbe essere la svolta per il colosso dell’e-commerce. A riportare la notizia è adage, che ricorda come a partire da questo mese di luglio, Amazon potrebbe aver registrato circa 85 milioni di clienti iscritti al servizio Prime, nel solo territorio degli Stati Uniti. Di contro, a giugno scorso le cifre per Netflix parlavano di circa 50 milioni di abbonati, mentre le società tradizionali via cavo contano circa 48,6 milioni di abbonati a livello nazionale.
E così, mentre Netflix pensa di aumentare il proprio budget di spesa per il prossimo anno, con investimenti di 8 miliardi di dollari, per incrementare del 50% le proprie serie originali, Amazon potrebbe riuscire in un sol colpo a pareggiare la base di utenti Prime Video. Il colosso dellìe-shop avrebbe già avviato la sperimentazione del servizio con supporto alla pubblicità, seppur in forma limitata. Ad esempio, banner e spot possono essere rintracciati all’interno delle partite della NFL.
Secondo il rapporto, Amazon ha intenzione di condividere le entrate pubblicitarie, nonché i dati di audience, con i creatori dei contenuti pubblicati sulla piattaforma. Insomma, la società appare davvero agguerrita, e se il programma pilota dovesse estendersi in tutte le regioni geografiche in cui è presente il servizio Prime Video, Netflix potrebbe avere, di qui a breve, un nemico importante da affrontare.