Con la consueta dichiarazione di rito Cupertino conferma l’acquisto di InVisage «Di tanto in tanto Apple acquista piccole società tecnologiche e generalmente non commentiamo i nostri scopi o piani». Naturalmente non ci saranno mai dichiarazioni di dirigenti Apple o InVisage al riguardo, se non sotto forma di nuove funzionalità e specifiche tecniche presentate sul palco di un futuro keynote.
In ogni caso brevetti, tecnologie e anche i prodotti già creati da InVisage parlano da soli: grazie a un sottilissimo strato di nanoparticelle battezzato QuantumFilm, composto da un nuovo materiale brevettato, è possibile creare sensori per immagini decine di volte più sottili di quelli attuali e, come se non bastasse, in grado di catturare fino al triplo della luce. Spessore ridotto e sensibilità alla luce sono due fattori essenziali per le fotocamere mobile e per smartphone che devono essere contenute in chassis sempre più affollati e sottili.
Sia la dichiarazione in puro stile Apple sull’acquisizione che i primi indizi e anticipazioni sull’operazione provengono da TechCrunch. La testata USA rileva che i profili LinkedIn di diversi ex dipendenti InVisage ora indicano come datore di lavoro Apple, un trasferimento osservato anche per figure che non sono presenti sul social professionale. Tutte le comunicazioni della società acquisita, incluso sito web e principali social, sono caduti in un insolito silenzio radio da novembre del 2016, procedura standard per le acquisizioni di Cupertino.
Ma c’è molto di più: lo studio legale che gestisce i 27 brevetti di InVisage è scomparso per essere sostituito da quello impiegato da Apple. Infine la società è sparita da ogni elenco di venture capitalist che l’aveva finanziata. Tutti i pezzi del puzzle corrispondono e Cupertino ha dunque rilasciato la dichiarazione di rito sull’acquisizione perché ormai era di dominio pubblico. Ora non rimane che attendere per scoprire come Apple impiegherà queste interessanti tecnologie in iPhone e iPad: la prima e più evidente ipotesi è un ulteriore miglioramento nelle fotocamere, la seconda invece per la possibile eliminazione delle inestetiche protuberanze sul retro dei dispositivi potrebbe rimanere un sogno per molti.