ARM ha annunciato la costituzione di una joint venture per la sicurezza dei dispositivi mobile: la nuova realtà sarà controllata per il 40% da ARM e per il restante 60% suddiviso in parti uguali tra Gemalto e Giesecke & Devrient, due società specializzate in software e soluzioni per la sicurezza per aziende e governi. Le tre società contribuiranno alla joint venture con tecnologie, brevetti, personale, liquidità e attrezzature. L’operazione mira a costituire uno standard comune per la sicurezza dei dispositivi mobile connessi. La base di partenza sarà la ARM TrustZone, una soluzione di sicurezza già integrata nei processori ARM Cortex-A con l’implementazione di un ambiente di esecuzione sicuro (Trusted Execution Environment, siglato TEE). Qui l’esecuzione dei programmi avverrà sotto il controllo di sistemi di sicurezza hardware in abbinamento con interfacce software standard.
ARM e le società partner non hanno divulgato l’ammontare complessivo dell’operazione. La joint venture di ARM sembra una risposta piuttosto diretta a una iniziativa simile avviata da Intel con l’acquisizione di McAfee che con il programma DeepSafe punta all’integrazione di soluzioni di sicurezza integrate direttamente a livello hardware e comunque a un livello più basso di quello del sistema operativo. Le soluzioni di sicurezza di ARM e soci saranno così disponibili in tutti i dispositivi mobile e connessi basati su processori ARM principalmente smartphone, tablet, console, televisioni smart e così via.