Secondo due diverse fonti vicino alla negoziazione, presto il Dipartimento di Giustizia americano potrebbe raggiungere presto un accordo con Apple e con gli editori coinvolti nella disputa attorno al modello agenzia di Cupertino per la vendita degli ebook, oggi sotto inchiesta in USA e anche in Europa per un presunto comportamento anti-concorrenziale da parte dei soggetti coinvolti.
La soluzione potrebbe costringere la Mela e i publisher Simon & Schuster, Lagardere, Hachette Book Group, Pearson Plc’s Penguin Group, Macmillan e HarperCollins ad abbandonare l’ormai famigerato modello agenzia, che aveva sortito i suoi frutti, riducendo il predominio di Amazon ma contribuendo ad alzare i prezzi dei titoli negli ultimi mesi.
Se questa dovesse essere davvero la decisione finale, Amazon potrebbe nuovamente cantare vittoria; si passerebbe nuovamente ad un modello più all’ingrosso, probabilmente con un nuovo abbassamento dei prezzi e un vantaggio per i consumatori. Per Apple non si tratterebbe di una perdita particolarmente gravosa: al momento la Mela genera circa 50 milioni di dollari nelle vendite di ebook, una piccola porzione del suo molto più ampio fatturato da 100 miliardi di dollari.
D’altra parte l’abbandono del modello agenzia ridurrebbe la capacità di manipolazione dei prezzi sul mercato degli ebook da parte di Apple, bloccando la sua ascesa e riportando Amazon e Barnes & Noble in una posizione favorevole, posizione di cui potranno beneficiare anche i clienti. E’ probabile che dopo il DOJ USA, anche la commissione Europea che ha in corso un esame parallelo a quello lanciato negli USA, possa adottare le stessa decisione.