Prosegue il dibattito sulle SIM di prossima generazione, terreno su cui si scontrano da un parte Apple e dall’altra l’alleanza Motorola, RIM e Google. Nokia ha deciso oggi di di rilasciare un comunicato in cui spiega per quali ragioni non riterrebbe la proposta di Apple in linea con i requisiti prestabiliti dall’European Telecommunications Standards Institute (ETSI).
Secondo Nokia: «La proposta di Apple non soddisfa tutti i requisiti prestabiliti per lo standard ETSI del 4FF (la cosiddetta nano SIM)», al contrario «Questi requisiti sono soddisfatti dalla proposta di Nokia, RIM e Motorola». Le ragioni sarebbero molteplici, funzionali e di utilizzo. In particolare grazie alle sue tecnologie la nano SIM, più piccole della attuali Micro Sim, sarebbero «più facili da inserire e rimuovere e per per le loro dimensioni evitano il rischio di restare bloccate se inserite per sbaglio in un telefono con uno slot micro SIM. La scheda proposta da Apple – dice Nokia – è di lunghezza uguale alla larghezza delle attuali micro SIM e così rischierebbe inceppamenti, causando danni alla card e al telefono».
Nokia ritiene inoltre che la sua proposta permetta più opzioni di progettazione per il tipo di lettore di schede, vale a dire: per come la SIM è inserita nel dispositivo, consente una più ampia gamma di fattori di forma del dispositivo. La necessità di un “vassoio” o “cassettino” per la SIM (come dovrebbe essere per quella Apple) «ridurrebbe – dice Nokia – le opzioni di design e aumenterebbe i costi di produzione, forse non significativi per gli smartphone di fascia alta, ma significativi per i dispositivi a basso costo. La combinazione della scheda Nokia e la meccanica ad essa associata è più piccola di quella per una corrente micro SIM, consentendo un’ulteriore miniaturizzazione dei dispositivi»
I vantaggi vantati di Apple sulle dimensioni della scheda non sarebbero tali visto che, secondo la società finlandese «sebbene la scheda proposta di Apple sia più piccola rispetto alle attuali micro-SIM, non rappresenta una significativa riduzione delle dimensioni quando combinata con il meccanismo di inserimento associato al telefono. Crediamo che in pratica risulterebbe solo una diversa micro SIM, piuttosto che una SIM più piccola, il che potrebbe essere un ostacolo all’adozione su larga scala come alternativa alla micro SIM, conducendo così ad una frammentazione».
Insomma: secondo Nokia la sua nano SIM sarebbe più facile da gestire per i consumatori, consentirebbe una più ampia gamma di design dei dispositivi e offrirebbe una vera differenza tra le opzioni esistenti con micro SIM. Ma, differenze di tipo tecnico a parte, dietro alla battaglia che sta montando ci sono ben altre questioni che ineriscono l’universo delle tecnologie, delle proprietà intellettuali e in definitiva la capacità di influenzare lo sviluppo del mercato. È del tuttto evidente che ciascuna delle realtà impegnate nella trattativa con l’ETSI tenderà a proporre sistemi più adeguati alle proprie necessità e alle proprie linee di design sia stilistico che dal punto di vista delle architetture hardware, imponendole al resto del mercato con tutto quel che a questo consegue.