Cresce lo spazio mentale per l’iPad grazie anche a iOS 11. Sono sempre più le cose che si possono fare con un tablet. Avere un MacBook anziché un tablet è diventata quindi una scelta che ruota attorno a vari fattori tra i quali la tastiera “residente”, anziché quelle da attaccare all’iPad.
Ecco perché la nuova generazione di MacBook, con le nuove tastiere ultrapiatte (di seconda generazione per i MacBook Pro e di prima e seconda generazione per i MacBook 12 a seconda di quale usate) sono nell’occhio del ciclone. In rete sono numerosi i critici di questa tecnologia di scrittura che, secondo alcuni, è stata spinta troppo per motivi estetici e adesso ha perso troppa capacità funzionale. Tradotto: per fare computer sempre più filanti e sottili, la tastiera è stata appiattita a un livello da renderlo quasi impossibile da utilizzare.
Dura, rumorosa, difficile da utilizzare. Soprattutto un problema è quello che viene dalla rivista The Outiline che in un articolo firmato da Casey Johnston scrive: “La nuova tastiera del MacBook mi sta rovinando la vita”. Vale la pena chiedersi perché.
Johnston affronta il suo problema con le tastiere Apple da due differenti punti di vista. Il primo è il tema della polvere. Che a quanto pare manda in tilt facilmente le tastiere, anche con pochissime infiltrazioni. Le manda in tilt un tasto alla volta, infilandosi nel microscopico spazio tra tasto e attuatori in una tastiera che non può più essere “smontata” e rimontata dopo la pulizia, ma deve essere interamente sostituita, dice Johnston, con una procedura che gli Apple Store si fanno anche pagare.
Il problema del singolo granello di polvere che manda in tilt la tastiera, e al giornalista è successo tre volte, è un problema di design le cui conseguenze portano svantaggi palpabili rispetto al presunto guadagno di avere un sistema più piatto e filante. Johnston fa anche considerazioni sul tipo di tecnologia che Apple usa e sui problemi visti negli scorsi mesi: Macity ne ha parlato qui per la tastiera e qui per i problemi.
Anche un altro autore in rete, il blogger John Gruber (che ha creato il sito Daring Fireball), riprende la storia scritta da Johnston e sottolinea gli aspetti negativi scrivendo che “L’affidabilità delle nuove tastiere dei Macbook/MacBook Pro sembra avere un grosso problema”. E aggiunge: “Una cosa fondamentale che deve essere vera per ogni buona tastiera è che deve essere affidabile. Totalmente affidabile. Quando qualcosa non funziona è veramente capace di confondere la gente”.
Storie come queste, che sia Johnston che Gruber ricollegano anche ai casi di tasti “incollati” e altri tipi di malfunzionamento della prima e poi della seconda generazione delle nuove tastiere ultrapiatte dei nuovi MacBook, sono secondo i due autori, un segnale preoccupate di come Apple si stia occupando in maniera prioritaria del design e sempre meno della funzionalità, soprattutto della funzionalità hardware dei suoi computer. Un timore condivisibile.