Si chiama Espresso Book Machine, per adesso è praticamente sconosciuta a tutti quanti, ma domani potrebbe prendere il posto delle librerie e delle edicole. Stiamo parlando della macchina selezionata da Google per fare la stampa delle versioni digitali dei suoi libri. In pratica, per conquistare il mercato dei lettori che vogliono comprare digitale ma che poi preferiscono leggere analogico su carta.
I due milioni di libri fuori dal copyright per un motivo o l’altro che giacciono nello sterminato archivio digitale di Google adesso potranno essere ristampati al volo con la tecnica “print on demand”, cioè di stampa a richiesta per una copia sola. Prezzi contenuti (circa otto dollari per la Espresso Book Machine) per avere in meno di cinque minuti d’orologio una copia di tascabile da 300 pagine con copertina a colori, letteralmente fresco di stampa.
Le macchine costano circa 90mila euro e possono essere installate in varie località strategiche. Si spera per la fine dell’anno prossimo, sostengono i produttori, di riuscire a metterne almeno trenta negli Stati Uniti e altrettante in Europa, con prevalenza in Gran Bretagna. Una dovrebbe essere, a quanto pare, già a disposizione presso il Blackweell’s Bookshop di Londra.
Cosa succede? Che l’accordo tra Google Books e l’azienda produttrice di questa miniti-pografia automatica chiamata Espresso Book Machine, cioè la “On Demand Books”, britannica, si riapre la possibilità di dare vita a nuove edizioni stampate in maniera anastatica e non, di libri scomparsi dai cataloghi da decenni e in alcuni casi da un secolo o più.
Una vera rivoluzione che Google sta tentando e che non a caso vede un assalto all’arma bianca da parte dei grandi attori dell’industria editoriale. In Italia come in altri paesi quali la Francia e la Germania, ad esempio, la lotta contro Google e contro Amazon e il suo servizio Kindle tramite Whispernet, è all’ultimo sangue.
A metà ottobre, alla fiera del libro di Francoforte, probabilmente arriveranno importanti novità , ha appreso Macity da una autorevole fonte interna al settore che preferisce restare anonima, anche e soprattutto per il mercato italiano. Potrebbe infatti partire il commercio di eBook da parte di alcuni grandi gruppi editoriali del nostro paese o, addirittura, arrivare lo sbarco europeo di Kindle di Amazon anche per l’Italia.