L’ANPUD, rete asiatica di diverse organizzazioni che cerca di garantire la partecipazione dei tossicodipendenti nei processi di sviluppo e nell’attuazione delle politiche che li riguardano, ha pubblicato una lettera aperta indirizzata al CEO di Apple, Tim Cook. Nella lettera in questione, 131 organizzazioni che si occupano di diritti umani e gruppi che portano avanti politiche antidroga, chiedono ad Apple di rimuovere app (giochi) che “promuovono omicidio, esecuzioni extragiudiziali, violenza e la guerra al narcotraffico nelle Filippine” voluta dal Presidente Duterte.
“Numerose app disponibili nell’App Store” è riportato nella lettera, “promuovono attivamente la guerra alle persone che usano stupefacenti nelle Filippine, guerra che da giugno 2016 ha provocato – con l’appoggio dello Stato – la morte di oltre 13.000 persone – molti dei quali ragazzi – sospettati di usare o spacciare droga. Il Presidente filippino ha fatto uccidere migliaia di persone senza rimorso e parlando delle morti come fondamentali per la guerra al narcotraffico.
Il presidente dello Stato insulare del sud-est asiatico, lo scorso anno si è anche paragonato a Hitler: “Ha massacrato tre milioni di ebrei… Ci sono tre milioni di tossicodipendenti da noi, sarei felice di massacrarli”. Si è successivamente “scusato” solo per l’errore sul numero delle vittime dell’Olocausto, che furono sei milioni.
La promessa di eliminare fisicamente spacciatori e tossicodipendenti continua, gradita da molti suoi elettori. Nella personale guerra alla droga di Duterte come già detto sono state uccise migliaia di persone, cadute sotto i colpi della polizia e di vigilantes privati, organizzati in squadroni della morte. Migliaia di persone sono state imprigionate in condizioni disumane, con famiglie e figli marginalizzati in un mondo, quello delle Filippine, per sua natura già molto vulnerabile.
Questi giochi – si legge nella lettera delle associazioni – valorizzano e normalizzano la tirannia emergente da parte della presidenza Duterte e il disprezzo del governo per i diritti umani. Nella realtà virtuale questi giochi possono sembrare innocui e divertenti, ma quando vengono collocati nel contesto di una realtà esistente, fatta di omicidi e di impunità, allora questi giochi diventano offensivi e disgustosi”. Il testo completo della lettera, a questo indirizzo.