La danese Secunia, società specializzata in sicurezza, informa che, nonostante abbia avvisato Apple da diversi mesi, ancora a tutt’oggi questa non ha risolto due vulnerabilità presenti in Safari. Una delle due vulnerabilità del browser in particolare, in determinate condizioni potrebbe consentire (creando un sito ad hoc) di prendere controllo della macchina utente collegata in remoto. Le policy di Secunia prevedono che se il software vendor non risolve il problema nel giro di alcuni mesi, comincerà a rendere noti alcuni dettagli. Apple sarebbe la prima società a non aver risposto entro i limiti previsti, un modo per spingere i grandi produttori a prendere sempre in considerazione questioni concernenti la sicurezza dei software. Da qualche settimana sviluppatori e beta tester stanno testando la versione 5.2 di Safari: è probabile che Apple abbia integrato in questa versione le patch necessarie e che a breve la nuova versione comparirà in Aggiornamento Software.
[A cura di Mauro Notarianni]