JP Morgan ha definito gli ultrabook come semplice “rumore” che non influenzerà minimamente le dinamiche di crescita dei MacBook Air di Apple: i portatili super sottili voluti da Intel e sostenuti da tutti i principali costruttori di PC non riusciranno a ripetere il successo che Cupertino è stata in grado di agguantare per prima proponendo un innovativo mix di form factor, funzioni offerte, caratteristiche hardware e prezzo. E’ questo in sintesi l’esame di Mike Moskowitz analista di JP Morgan che nel suo ultimo report esamina la situazione attuale e i possibili sviluppi nel settore dei portatili ultra-leggeri.
“Sembra che tutti vogliono essere come Apple. Tutta questa emulazione di Apple del mercato è ironica, a nostro avviso, considerando lo scetticismo iniziale che il MacBook Air ha ricevuto”. Moskowitz non manca di ricordare la tiepida accoglienza che l’Air ricevette al suo debutto, un portatile considerato esteticamente perfetto ma sottovalutato per le funzioni e le specifiche offerte. Nel corso del tempo, con l’introduzione degli SSD, il lancio di un modello da 11 pollici e soprattutto con il ribasso dei prezzi, Apple è stata in grado di offrire una nuova via al computing mobile. Ora ad anni di distanza i costruttori PC si trovano ad affrontare un problema di prezzo, la maggior competizione di smartphone e tablet, oltre alle aspettative dei clienti che potrebbero essere disposti a compare un ultrabook solo se costasse meno di un MacBook Air.
Nel giro dei prossimi mesi sul mercato Intel prevede l’introduzione di ben 75 nuovi Ultrabook: anche questo secondo Moskowitz non farà che incrementare la confusione degli utenti con decine e decine di sistemi di diversi costruttori, poco dissimili uno dall’altro. Per poter competere con i MacBook Air della Mela il prezzo degli utrabook deve scendere ancora e questa potrà solo accadere con l’ntroduzione della prossima generazione della piattaforma. “Non crediamo che gli ultrabooks possano sostenere la traiettoria di crescita dei portatili PC nel 2012. Il form factor del MacBook Air è stato un successo per Apple, ma siamo scettici sul fatto che un successo simile possa essere replicato con gli ultrabooks Windows della prima generazione”.
Secondo alcune stime a ottobre gli Air valevano ben il 28% di tutte le vendite di portatili della Mela, contro l’8% di giugno del 2011. La crescita complessiva degli Air è stata di quasi il 70% nel giro di 3 anni: nello stesso periodo i portatili PC sono aumentati del 15,8%. Anche sul fronte notebook la posizione di Apple e le previsioni risultano più che solide: il successo per Cupertino potrebbe non solo continuare ma persino estendersi se Apple deciderà di estendere form factor e soluzioni tecnologiche degli Air anche ai portatili della linea MacBook Pro, così come addetti ai lavori e indiscrezioni anticipano da tempo.