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Il mercato cinese è praticamente dominato da WeChat, non solo un’applicazione di messaggistica, ma un vero e proprio ecosistema che ingloba numerosissimi servizi, in grado di scandire il quotidiano di ciascun utente cinese. Finalmente, WeChat Pay, altro servizio collegato alla piattaforma, può essere utilizzato da oggi come metodo di pagamento per gli acquisti App Store e Apple Music, ovviamene solo all’interno nel paese.
La conferma arriva direttamente da Apple, che lo ha comunicato in via ufficiale, con una dichiarazione che avvicina la società alle simpatie del mercato cinese, dove WeChat è utilizzato dalla maggioranza della popolazione digitale:
Siamo lieti di offrire agli utenti della Cina continentale l’opzione WeChat Pay per pagare applicazioni o effettuare acquisti Apple Music. Continuiamo a lavorare per mettere a disposizione metodi di pagamento più semplici e convenienti per i clienti all’interno dell’ecosistema Apple
Al momento WeChat Pay non può essere utilizzato come metodo di pagamento per iTunes Store e iBooks Store, perché i due store digitali non funzionano in Cina. Non è la prima volta, comunque, che Apple accetta metodi di pagamento terzi, concorrenti ad Apple Pay, e già in precedenza aveva accolto la piattaforma Alipay di Alibaba per consentire agli utenti acquisti in mobilità. Inoltre, non occorre dimenticare che in passato Apple ha “minacciato” di rimuovere da App Store le app che consentivano di elargire doni virtuali (con denaro reale) scavalcando App Store, come ad esempio WeChat.
L’importanza della nuova apertura, però, non è indifferente: WeChat Pay è il secondo servizio di pagamento mobile più diffuso in tutto il paese, e detiene una quota di mercato del 39,5%, almeno secondo le ultime stime Analysys. Alla fine del primo trimestre di quest’anno è AliPay a primeggiare, considerato il principale servizio di pagamenti mobili in Cina, che raggiunto una quota di mercato del 53,7%.
Il mercato dei pagamenti mobili muove in Cina oltre 5,5 miliardi di dollari, alimentato quasi interamente da AliPay e WeChat Pay, che controllano un a fetta del 91% sul totale. A confronto, Apple Pay era un concorrente prticamente invisibile all’interno del paese, con solo l’1% di quota. Ed è proprio WeChat, in realtà, parte del motivo per cui Apple Pay non è riuscito a farsi strada in Cina dopo 20 mesi dal suo debutto nel paese, che vanta un bacino potenziale di 1,33 miliardi di persone.
E’ WeChat a scandire il quotidiano di un nativo digitale, che attraverso l’app può messaggiare, effettuare chiamate audio video, giocare, inviare denaro ad altre persone, orinare cibo, leggere notizie, prenotare appuntamenti medici e molto altro ancora. Da questa lista, comunque non esaustiva, è facile comprendere come tutti gli utenti utilizzino tale ecosistema, dal quale è impossibile staccarsi. Inoltre, è facile comprendere come tale piattaforma abbia la forza di escludere, di fatto, l’utilità di altri servizi Apple, come Apple Pay, Apple News, iMessage e tutti quei servizi che rendono iOS una delle piattaforme più utilizzate al mondo.