Apple prosegue la sua crociata contro coloro che considera “clonatori” e sembra aver ottenuto una nuova vittoria, questa volta trasversale: il no di Pegatron alla costruzione dello Zenbook di Asus. Questo, almeno, è quello che racconta il Digitimes in una notizia che sta prendendo quota dopo essere rimbalzata su alcuni siti americani.
In base alle voci, tutte da verficare, raccolte dalla testata taiwanese, Pegatron aveva ottenuto un contratto, evidentemente di un certo peso, per costruire gli Ultrabook di Asus; la macchina è costruita intorno alla piattaforma Intel, lanciata con una enfasi e per cui si prevedono importanti acquisti sul fronte PC. Ma, purtroppo per Pegatron, Apple, di cui si conosce l’ipersensibilità in materia di prodotti che ricordano da vicino i suoi cavalli di battaglia, riterrebbe il portatile troppo simile al suo MacBook Air e prima ancora di lanciarsi in una causa contro la rivale, avrebbe messo di fronte il partner ad una scelta: o lo Zenbook o il contratto per l’assemblaggio di iPhone e di iPad.
La scelta a questo punto sarebbe stata inevitabile; la portata della commessa di Apple è di numerose volte superiore a quella che Pegatron è in grado di spuntare dall’assemblaggio degli Zenbook, di qui la decisione di terminare alla fine del prossimo marzo la produzione dei portatili di Asus, che a questo punto si vedrà costretta a rivolgersi ad altri assemblatori, probabilmente Compal Electronics o Wistron.
Se la vicenda fosse confermata si sarebbe di fronte all’evidenza di quanto Apple stia dominando la scena dell’elettronica di consumo e del potere di pressione a sua disposizione.