Lo scoop viene da AllThingsDigital, il blog della mini-galassia di Walt Mossberg, il tecnologo del Wall Street Journal (che organizza anche conferenze e altri eventi a base di tecnologia). Là è stato scoperto che Twitter sarebbe in avanzati colloqui con Google e con Microsoft – ovviamente colloqui separati – per arrivare ad un accordo strategico.
L’accordo ruoterebbe tutto attorno al feed che viene alimentato dai milioni di “cinguettii” quotidiani, anzi diuturni, dei suoi milioni di utilizzatori. L’idea di Microsoft e di Google sarebbe infatti quella di pagare parecchi soldi per il privilegio di integrarlo nel proprio database in cui “pescano” i rispettivi motori di ricerca quando vengono interrogati dai naviganti. In questa maniera è probabile, stimano entrambe le aziende, che il numero di ricerche possa aumentare e così il traffico e quindi le rendite per la pubblicità .
Twitter è diventato il centro di questa fase di evoluzione dei sistemi di social networking: non sei nessuno se non sei su Twitter, proprio come fino a poche settimane fa non eri nessuno se non stavi su Facebook, e prima ancora su Second Life e prima ancora se non avevi un tuo blog (e prima prima prima ancora, se non avevi registrato il dominio con il tuo nome, e non avevi una “home page”).
Twitter è stato rifinanziato con 100 milioni di dollari da un gruppo di investitori (venture capitalist) sulla base di una stima del valore dell’azienda di circa un miliardo di dollari, anche se Twitter non ha mai avuto utili né presentato un business model evoluto e di medio-lungo periodo. I maligni sostengono che la sua vera strategia sia proprio questa: vendi il malloppo (cioè gli utenti) e scappa…
