Apple Project Titan, l’automobile Apple, è oggi solo un progetto per un sistema operativo per auto. È questo quel che avrebbe appreso il New York Times nel contesto del tentativo di fare chiarezza su ciò è successo negli ultimi anni intorno all’idea, circolata per un po’ di tempo e confermata anche da fonti autorevoli, che Apple potesse creare un’autovettura con il suo marchio, idea che a quanto appreso già lo scorso anno era di fatto abortita.
Il quotidiano statunitense afferma avere appreso l’indiscrezione da cinque diverse fonti anonime, tutte legate al “Project Titan” ottenendo dettagli su “errori che hanno portato la big del mondo IT a cambiare, almeno per il momento, il progetto passando da una vettura a guida autonoma alla creazione di una tecnologia per auto che altri possono costruire”.
Nel 2014 e nel 2015 vi era grande fermento intorno al Project Titan; poi, poco più di un anno fa, tra voci di chi riteneva il progetto una realtà, chi auspicava una collaborazione, e chi dava dei “fuori di testa” ai dirigenti della Mela, sono cominciate a circolare voci e indiscrezioni secondo le quali il progetto era stato eliminato, nonostante qualcuno pensasse ancora lo scorso anno che ci fosse una azienda reclutata per l’assemblaggio (Magna Steyr)
A un certo punto, dice il giornale, si è parlato di una ripartenza, un “reset”, in altre parole un progetto ripensato, affidato questa volta a Bob Mansfield, considerato uno dei manager più brillanti che hanno prestato servizio nell’era di Steve Jobs. Anziché progettare e produrre una vera e propria auto, l’azienda vorrebbe concentrare l’attenzione su tecnologie portanti delle vetture a guida autonoma. A giugno di quest’anno, finalmente anche il CEO Tim Cook dopo anni di voci e indiscrezioni, ha ammesso esplicitamente che Apple è al lavoro su un proprio sistema per le auto a guida autonoma e non sull’immaginifica automobile Apple. Ci stiamo focalizzando sui sistemi a guida autonoma» ha dichiarato l’a.d. della Mela. «È una tecnologia chiave che riteniamo essere molto importante». “La vediamo un po’ come la madre si tutti i progetti legati all’Intelligenza Artificiale”. “È probabilmente uno dei più complessi progetti sui quali stiamo al momento lavorando”.
Il nuovo progetto di Apple ora è in linea con progetti simili di Waymo (Google) e Uber per le vetture a guida autonoma. Apple ha un manipolo di auto su strada (alcuni SUV Lexus RX450h) per le quali ha ottenuto il permesso di eseguire test su strada. Apple usa le auto di test per il programma “PAIL”, acronimo del percorso che porta da Palo Alto a Infinite Loop (dove ha sede la Mela a Cupertino).
Tra le problematiche che in questi anni è stato necessario affrontare sull’automobile Apple, punti di vista diversi sulla finalità del progetto. I membri del gruppo hanno lamentato i cambi di strategia, così come scadenze arbitrarie o irrealistiche. Vi sarebbero stati disaccordi su come procedere, se Apple avrebbe dovuto sviluppare veicoli completamente a guida autonoma o auto semi-automatiche, in altre parole in grado di guidare da sole ma permettere in qualsiasi momento a chi si trova nel posto di guida, di prendere il controllo.
Disaccordi avrebbero avuto origine da dirigenti quali Steve Zadesky e Jony Ive. Zadesky, l’uomo al quale Tim Cook aveva inizialmente affidato il progetto dell’automobile Apple, voleva perseguire l’idea della vettura semi-automatica; persone nel team industrial design, incluso Jonathan Ive (lo chief designer della Mela), erano invece dell’idea che bisognava pensare ad auto completamente a guida autonoma, elemento che avrebbe portato l’azienda a reimmaginare l’esperienza automobilistica.
Nonostante vari problemi da risolvere, il team ha cominciato a lavorare su “CarOS” e tra le questioni affrontate anche opinioni diverse in merito al linguaggio di programmazione da usare, con alcuni membri che spingevano per C++ e altri per Swift di Apple.
Prima di arrivare all’idea di concentrarsi su sistemi a guida autonoma, anziché alla costruzione di propri veicoli, le fonti del giornale USA riferiscono che Apple avrebbe trascorso tempo ad analizzare in che modo creare l’interno di un veicolo può essere creato senza volante o pedale dell’acceleratore; come silenziare le portiere per entrare nell’abitacolo, come integrare funzionalità di Realtà Aumentata.
Tra gli elementi più interessanti emersi, sembra anche che Apple abbia studiato la possibilità di usare al posto dei tradizionali pneumatici per le autovetture, delle ruote a forma sferica, in sostanza delle “palle”, pensate per fornire la massima manovrabilità grazie all’orientamento multiplo che dovrebbe consentire alla vettura di muoversi in tutte le direzioni.
A quanto sembra, sotto la guida di Bob Mansfield i dipendenti del Project Titan sono tornati a crescere (in precedenza molte posizioni legate all’hardware erano state eliminate) ma obiettivo di Apple ora sarebbero i sistemi a guida autonoma nel suo complesso e non la creazione di una vettura vera e propria. Secondo il New York Times occorreranno ancora anni prima di vedere qualcosa di concreto ma vari elementi starebbero gettando le basi che consentirebbero di cambiare aspetti cruciali dell’azienda.