Acer ha annunciato di aver intrapreso un’azione legale in Italia contro Gianfranco Lanci, CEO della società di Taiwan fino al febbraio del 2011. L’accusa dell’ex azienda del dirigente italiano, probabilmente il manager della nostra nazione salito più in alto nella storia in un’azienda IT, è quella di aver violato i termini dell’accordo di non competizione, probabilmente accettato in occasione dell’abbandono di Acer.
Fuori da Acer, Lanci è infatti diventato un consulente per Lenovo, decisione che probabilmente preoccupa l’azienda taiwanese per quanto riguarda il know-how che l’ex CEO potrebbe consegnare direttamente alla società cinese, diretto competitor della rivale orientale.
Sotto la guida di Lanci, Acer era diventata la seconda azienda nel mercato mondiale dei PC, per accusare però il colpo con l’arrivo dei tablet e il declino dei netbook, eventi che hanno evidenziato poca lungimiranza da parte dell’azienda, incapace di seguire o anticipare i trend del mercato. Crollo che ha portato all’allontanamento dell’amministratore delegato italiano.
Il portavoce di Acer ha commentato: “Crediamo che il Sig. Lanci abbia chiaramente violato i termini dell’accordo di non competizione che aveva volontariamente accettato. Crediamo di averne prove concrete”. Nessuna replica invece da parte di Lanci sull’azione della sua ex azienda.