Il Superbowl è da sempre l’evento mediatico USA capace di attirare maggior richiamo. Lo sanno bene tutte le aziende disposte ad investire milioni pur di accaparrarsi uno degli spazi pubblicitari della serata e lo sa molto bene anche Apple che, ormai quasi 30 anni fa, usò uno di quegli spazi per il lancio del Macintosh ottenendo un successo di critica clamoroso visto che ancora oggi la maggior parte degli esperti del settore reputano 1984 (questo, come noto, il nome del filmato che era firmato nientemeno che da Ridley Scott) il più riuscito spot di tutti i tempi.
Proprio alla luce di tutto questo, scelte storiche di Apple inclusa, non stupisce che oggi sia Samsung ad avere deciso di provare a sfruttare il traino della finale del campionato di football americano per lanciare (sembrerebbe) il Samsung Galaxy Note, il particolare dispositivo ibrido tra uno smartphone e un tablet, con schermo da 5.3 pollici e pennino touch.
L’azienda di Seoul avrebbe prenotato uno spot da 90 secondi, tre volte tanto la durata di uno spot standard, che solitamente ha un costo stimato intorno ai 3.5 milioni di dollari per puntare il tutto per tutto sul mercato USA, spingendo un dispositivo che ha ricevuto buone recensioni ma che potrebbe faticare a ritagliarsi uno spazio, viste le caratteristiche peculiari.
Sicuramente Samsung spera che il suo spot abbia miglior esito dello spot per il lancio di Xoom con il quale Motorola faceva esplicitamente il verso al citato 1984 di Apple e che fu presentato durante il Superbowl dello scorso anno. Il tablet Android doveva dare filo da torcere ad iPad. Nella realtà le cose sono andate ben diversamente e Motorola è risuscita a vendere solo 1 milione di tablet nell’intero 2001, cifra ben al di sotto delle aspettative, soprattutto anni luce distante dai risultati di iPad che di pezzi ne ha venduti 15 milioni in tre mesi.